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Man mano che le forze irachene e curde si avvicinano a Mosul si intensificano i combattimenti, con i jihadisti dell’Isis e i civili loro alleati che stanno resistendo ad oltranza.
I militari iracheni sono oggi riusciti a liberare il villaggio cristiano di Bartella, a nord di Qaraqosh, e la tv di Stato al-Iraqiya ha reso noto che la bandiera irachena sventola anche sulla chiesa del centro urbano.
Ad ostacolare l’avanzata sono anche le mine disseminate un po’ ovunque, i camion bomba lanciati contro i militari e i cecchini che sparano su qualsiasi cosa si muove. Combattimenti sono in corso per prendere Hamdaniyah, al momento senza abitanti ma che è la più importante località cristiana della piana di Ninive.
La Cnn ha comunicato che i jihadisti hanno trucidato 284 civili, bambini compresi, e che i corpo sono stati seppelliti in fosse comuni; l’Onu ha riferito di 550 famiglie catturate dall’Isis per usarle come scudi umani.
Brucia l’impianto chimico per il trattamento dello zolfo di Sharqat, estratto dal giacimento di al-Mishraq, situato a 55 chilometri a sud di Mosul: facendo reagire il prodotto con l’ossigeno e il vapore acqueo nell’aria si forma acido solforico che rende l’aria tossica e che cadendo avvelena le risorse idriche.
Residenti nell’area vicino a Mosul, sulla quale si è alzata la nube tossica hanno riferito di difficoltà a respirare, alcune fonti parlano di due morti, come pure di un centinaio di intossicati.
I sei ponti sul Tigri sono già stati minati.