Mugabe deriso all’Onu: affermazioni omofobe scatenano ilarità dell’Assemblea

di Notizie Geopolitiche – 

mugabe_onuBrutta figura durante il suo discorso davanti all’Assemblea della Nazioni Unite per il presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe; il passaggio, condito da una certa goffaggine, del suo discorso in cui ribadiva il suo “No” al riconoscimento, da parte del suo governo, dei diritti degli omosessuali, è stato infatti accolto dalla sala con una risata.
Mugabe, cittadino non grato in Usa e Unione Europea ma che ha il diritto di partecipare agli incontri al Palazzo di Vetro, ha infatti dichiarato: “respingiamo il tentativo di insinuare nella nostra società valori contrari alla nostra cultura, alle nostre tradizioni, alle nostre leggi ed alle nostre convinzioni”, aggiungendo un: “Non siamo gay!”, affermazione, quest’ultima, che ha generato l’ilarità di coloro che assistevano al discorso del politico africano.
Presidente dello Zimbabwe dal 31 dicembre 1987, dopo sette anni passati da primo ministro (carica da lui abolita), in decenni di governo Mugabe ha trasformato l’ex colonia britannica in uno degli stati più arretrati e corrotti al mondo, portandolo alla bancarotta (nel 2013 chiese aiuto perché le casse pubbliche disponevano di una liquidità di poco superiore ai 200 dollari).
Pochi mesi fa, dopo che il valore nominale delle banconote diventò talmente alto che a fatica si riusciva a farcelo stare sul biglietto (si arrivarono a stampare banconote da 1.000.000.000.000 di dollari dello Zimbabwe), il governo decise di adottare come valuta il dollaro statunitense, rinunciando ad una moneta nazionale, che ormai era carta straccia, venendo così meno ad una delle promesse fatte dal presidente qualche anno prima, la quale dimostra la grande perizia di questo politico africano: “Se non dovessimo trovare i soldi per realizzare i nostri progetti, ebbene, li stamperemo”.