di Alberto Galvi –
Il Nicaragua e la Cina hanno iniziato formalmente a commerciare nell’ambito di un nuovo accordo di libero scambio, che consente al Nicaragua di esportare circa il 71 per cento dei suoi prodotti senza dazi in Cina. Le esportazioni nicaraguensi includeranno carne e frutti di mare come pesce, gamberetti, aragoste e cetrioli di mare, nonché zucchero, arachidi e rum. Nell’accordo figurano anche cuoio, carbone, legno e parti di automobili.
Il Nicaragua ha interrotto le relazioni diplomatiche con Taiwan alla fine del 2021 e da allora si è rivolto sempre più alla Cina. L’accordo esclude i prodotti cinesi che potrebbero rappresentare un problema per le principali industrie del Nicaragua, come la carne e le frattaglie, il caffè, il riso e lo zucchero. L’accordo è stato firmato il 31 ottobre in una riunione virtuale e da allora sono stati resi pubblici pochi dettagli aggiuntivi.
Durante il discorso del 22 dicembre il presidente Daniel Ortega ha ribadito che l’accordo commerciale con la Cina avrebbe generato benefici economici e sociali per le famiglie nicaraguensi.
Sovrintende alle relazioni del Nicaragua con Cina e Russia il figlio di Ortega, Laureano Ortega, consigliere del presidente.