Niger. Si moltiplicano le richieste di liberare Bazoum. Ma i golpisti tirano dritto

di Alberto Galvi

L’Unione Europea e gli Stati Uniti hanno chiesto alla giunta militare che ha preso il potere in Niger di fermare il loro colpo di Stato e riportare in carica il presidente Mohamed Bazoum. Anche la Francia, l’ex potenza colonialista del Niger, ha condannato il colpo di Stato e ha sollecitato la reintegrazione di Bazoum, ma non ha annunciato alcuna intenzione di intervenire militarmente nonostante la presenza di una base militare nel paese.
Bazoum è stato eletto democraticamente nel 2021, ed è uno stretto alleato della Francia. L’ultimo colpo di Stato del paese è avvenuto nel febbraio 2010, rovesciando l’allora presidente Mamadou Tandja. Tuttavia, ci fu un tentativo di colpo di Stato pochi giorni prima all’insediamento di Bazoum nell’aprile 2021. Un secondo tentativo di estromettere Bazoum è avvenuto nel marzo di quest’anno, mentre il presidente era in Turchia.
La Ue ha espresso sostegno alle azioni dell’ECOWAS (Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale), che lo scorso 30 luglio ha imposto sanzioni ai golpisti e ha dato loro un termine di una settimana per cedere il potere o affrontare misure come l’uso della forza. L’Ue respinge le accuse di interferenze, ed i comunicato è stato fatto sapere che la giunta militare verrà responsabile di eventuali attacchi a civili o contro il personale delle strutture diplomatiche. Gli Stati Uniti si uniscono alle richieste per l’immediato rilascio di Bazoum e il ripristino del governo democraticamente eletto del Niger.
Oltre al presidente Mohammed Bazoum, sono stati arrestati il ministro del petrolio Mahamane Sani Mahamadou, il ministro dell’Interno Hama Amadou Souley, il ministro dei Trasporti Oumarou Malam Alma, il ministro delle Miniere Ousseini Hadizatou, numerosi deputati tra cui l’ex ministro della Difesa Oumarou Malam Alma e circa 180 esponenti del partito del presidente.
Anche il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha chiesto il “rapido ripristino dello stato di diritto” e invitato alla “moderazione di tutte le parti in modo che non ci siano vittime”.
I leader del colpo di Stato hanno affermato di aver agito la scorsa settimana in risposta a quello che hanno descritto come un peggioramento della situazione della sicurezza in Niger e la mancanza di azione del governo contro i jihadisti. Hanno anche affermato che il governo caduto avrebbe autorizzato la Francia a compiere un attacco al palazzo presidenziale per cercare di liberare il presidente Mohamed Bazoum.
Il Niger è un alleato fondamentale per le potenze occidentali che cercano di contrastare i gruppi armati ed è anche un partner chiave dell’Unione Europea nella lotta contro la migrazione irregolare dall’Africa sub-sahariana.