Nigeria. Confermata l’uccisione di Silvano Trevisan e di altri sei ostaggi ad opera degli jihadisti

di Enrico Oliari –

La Farnesina ha confermato la notizia dell’uccisione di Silvano Trevisan e di altri sei ostaggi di nazionalità britannica, greca, libanese e filippina finiti nelle mani del gruppo jihadista Ansaru, fuoriuscito dal più conosciuto Boko Haram.
Viene così confermato quanto riportato ieri dal quotidiano Daily Mail, il quale ha citato comunicati in inglese ed in italiano ad opera del gruppo stesso.
A quanto si era appreso, i sette dipendenti della Setraco, una corporation che opera nel campo delle infrastrutture, sarebbero stati uccisi a causa del passaggio di aerei inglesi impiegati in un’esercitazione di routine, erroneamente scambiati dai terroristi per mezzi a copertura di un imminente blitz.
Nonostante il Site monitoring service, un’agenzia privata che tiene sotto controllo la jihad, avesse pubblicato un’immagine che mostrava un uomo con un’arma da fuoco con vicino alcuni corpi apparentemente senza vita, le autorità nigeriane hanno messo in dubbio fino ad oggi la veridicità dell’accaduto.
Nella nota del ministero degli Esteri italiano si legge che “l’Unità di Crisi della Farnesina e gli altri organi dello Stato coinvolti hanno continuato a seguire gli sviluppi che purtroppo in queste ore hanno acquisito connotati sempre più drammatici. Le verifiche effettuate in coordinamento con gli altri Paesi interessati ci inducono a ritenere che sia fondata la notizia dell’uccisione degli ostaggi sequestrati il mese scorso in Nigeria”.
Dalla Farnesina è stato espresso cordoglio ai famigliari di Trevisan: “In questi difficilissimi momenti ci teniamo in costante contatto e ci stringiamo con grande solidarietà ed affetto attorno alla famiglia del nostro valoroso connazionale Silvano Trevisan e siamo vicini ai congiunti degli altri ostaggi”. “Si tratta – ha continuato la nota – di un atroce atto di terrorismo, contro il quale il Governo italiano esprime la più ferma condanna e che non può trovare alcuna spiegazione, se non quella di una violenza barbara e cieca. Nessun intervento militare volto a liberare gli ostaggi è mai stato tentato da parte dei Governi interessati, per i quali l’incolumità dei loro cittadini tenuti sotto sequestro è sempre stata la priorità assoluta. Ciò che dobbiamo dolorosamente constatare è, piuttosto, un’aberrante espressione di odioso e intollerabile fanatismo. L’Italia resta fermamente impegnata in tutti i fori internazionali per prevenire e contrastare la piaga del terrorismo e si adopererà affinché siano assicurati alla giustizia i responsabili di questo brutale atto di violenza”.