di Fabrizio Montagner –
I militari dell’Esercito della Nigeria hanno comunicato oggi di aver ucciso nella parte nord-orientale del paese almeno una cinquantina di miliziani del Boko Haram, la setta fondamentalista il cui nome significa “L’educazione occidentale è peccato” e che si è macchiata di gravi stragi attaccando le chiese cristiane colme di fedeli, specialmente a Natale.
A comunicarlo è il portavoce dell’Esercito, Sagir Musa, il quale ha spiegato che l’azione è stata supportata dalla copertura aerea e che ha interessato la città di Maiduguri, ritenuta la roccaforte del gruppo secessionista.
Solo giovedì scorso alcuni terroristi del Boko Haram, travestiti da commercianti, si sono confusi fra la folla di un mercato presso il villaggio di Gajiram, nello stato di Borno, ed hanno ucciso 15 persone.
L’offensiva dell’Esercito è in atto ormai da settimane e, come ha spiegato Musa, “Le truppe stanno perseguendo i resti dei terroristi in fuga, bloccando tutte le possibili vie di fuga”.
Alla base della lotta per la secessione non vi è solo la volontà di trasformare il nord del paese in uno stato islamico, bensì anche il tentativo di prendere il controllo delle ricche risorse minerarie della zona.
