di Enrico Oliari –
Un nuovo attentato ha colorato di sangue il natale della Nigeria: a quanto si è appreso, un gruppo di uomini armati ha attaccato, la notte scorsa, vigilia di Natale, una chiesa nel nord della Nigeria, uccidendo sei persone, tra le quali il sacerdote, e ha poi appiccato il fuoco all’edificio. Il fatto è accaduto nel villaggio di Peri, nei pressi di Potiskum, capitale economica dello stato di Yobe.
Quello di oggi è solo l’ultimo di una lunga serie di attentati del genere, commessi dai fondamentalisti islamici del Boko Haram, i quali vorrebbero separare il nord della Nigeria, a maggioranza islamica, dal sud, a maggioranza cristiana, e quindi introdurrvi la sharia.
L’anno scorso nello stesso paese i morti delle stragi del Natale, dovuti ai diversi attentati, erano stati oltre 110 ed erano seguite azioni vendicative nei confronti delle moschee del paese, fino ai numerosi arresti operati negli ultimi mesi.
Il ministro degli Esteri Giulio Terzi ha commentato su Twitter l’accaduto affermando che “ancora sangue cristiano in Nigeria. Orrore inaccettabile. Impegno internazionale per tutela minoranze religiose sia massimo”.
