Nuova Zelanda. Il ministro della Difesa Little prevede tensioni nel Pacifico a causa della Cina

di Alberto Galvi
 
La Nuova Zelanda prevede di aumentare le sue capacità di difesa a causa dell’aumento delle tensioni nel Pacifico, in parte per il potenziamento militare della Cina. Inoltre il paese sta anche affrontando una crescita delle minacce interne dovute alla disinformazione, agli attacchi informatici e al terrorismo.
Il ministro della Difesa Andrew Little ha affermato che l’attuale spesa per la difesa ammonta a circa l’1 per cento dell’economia della nazione, una percentuale che si prevede dovrebbe aumentare, anche fino al 2 per cento. Tra le esigenze più urgenti in esame c’è la sostituzione delle vecchie fregate della marina e delle navi pattuglia.
Il nuovo documento sulla politica di difesa pubblicato da Little non contienea dettagli su aumenti di spesa, equipaggiamento o truppe, che dovrebbero essere finalizzati in un piano successivo. Il documento indica un ripensamento sul ruolo dell’esercito nazionale, che è stato spesso utilizzato principalmente per agire come forze di pace o fornire aiuto quando i paesi del Pacifico sono colpiti da disastri naturali.
La Nuova Zelanda sta affrontando tempi più difficili rispetto ai decenni scorsi, e l’esercito ha bisogno di migliorare la prontezza al combattimento. I militari hanno fino ad oggi avuto a che fare con attrezzature obsolete e difficoltà nel reclutare e trattenere il personale. La Nuova Zelanda fino a poco tempo fa pensava di essere protetta per la sua lontananza.
Il documento del ministro della Difesa Little ha preso di mira direttamente la Cina per le tensioni in crescita, ed ha affermato che Pechino sta usando il suo potere nazionale per sfidare le regole e le norme internazionali.
La Cina continua intanto a investire pesantemente nella crescita e nella modernizzazione delle sue forze armate, ed è sempre più in grado di proiettare forze militari e paramilitari oltre la sua regione.