Palestina. Abbas prende parte ad incontri internazionali per ridurre la tensione

di Saber Yakoubi

L’ambasciatore palestinese in Egitto, Diab al-Louh, ha annunciato che domani si terrà nella città egiziana di El Alamein un vertice tripartito tra Egitto, Giordania e Palestina. Al-Louh ha detto, in una nota distribuita ai giornalisti, che il presidente palestinese Mahmoud Abbas arriverà domani al Cairo “in visita ufficiale, in risposta all’invito del presidente Abdel-Fattah al-Sisi, a partecipare ai lavori del vertice tripartito giordano-palestinese”.
Ha affermato che il vertice mira ad avviare “consultazioni su varie questioni a livello arabo, regionale e internazionale e a unificare le visioni dei tre leader per affrontare le mosse politiche, regionali e internazionali”.
Martedì scorso Abbas ha discusso con il re di Giordania Abdullah II, durante il loro incontro ad Amman, una proposta statunitense per tenere un nuovo incontro a cinque con Israele, secondo quanto rivelato da un funzionario palestinese, il quale ha affermato che Washington ha proposto di tenere un incontro che riunisca l’Autorità palestinese e Israele, oltre a Giordania, Egitto e rappresentanti dell’amministrazione statunitense.
Il funzionario non ha specificato la data e il luogo proposti per l’incontro, ma ha affermato che la proposta statunitense mira a ripristinare i contatti bilaterali tra la parte palestinese e quella israeliana e a garantire l’intervento degli attori regionali per rafforzare la cooperazione volta a ridurre la tensione nei territori palestinesi. Secondo il funzionario la leadership palestinese non ha fornito una risposta definitiva in merito alla proposta Usa e vuole consultarsi su questo con le parti giordana ed egiziana, alla luce della sua insistenza sulle garanzie riguardanti l’impegno di Israele per raggiungere risultati.
Il 26 febbraio la città giordana di Aqaba ha ospitato un incontro a cinque che comprendeva rappresentanti di Stati Uniti, Egitto e Giordania, oltre che dell’Autorità palestinese e di Israele. La scorsa settimana il primo ministro palestinese Muhammad Shtayyeh ha affermato che “c’è un importante movimento politico nella regione, e il presidente Abbas sta partecipando attivamente a questo movimento”, senza fornire ulteriori dettagli.
L’Autorità palestinese ha annunciato la cessazione dei contatti con Israele e la cessazione del coordinamento della sicurezza alla luce dell’attacco israeliano sferrato all’inizio del mese scorso al campo profughi di Jenin, che ha provocato la morte di 10 palestinesi e l’uccisione di un soldato israeliano.
Più di 200 palestinesi, tra cui 40 bambini, per lo più in Cisgiordania sono stati uccisi dall’inizio di quest’anno dai proiettili dell’esercito israeliano, alla luce di un’ondata di tensione che non si vedeva da anni.