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Il presidente di al-Fatah, Abu Mazen, ha deciso di proseguire sulla strada ddell’organizzazione di un governo di unità nazionale con Hamas, formazione più radicale egemone a Gaza, sfidando così gli strali del premier israeliano Benjamin Netanyahu il quale aveva avvertito che “Abbas dovrà scegliere se dialogare con Hamas o se dialogare con Israele”, minacciando lo stop ai negoziati.
Oggi infatti Abu Mazen ha annunciato in occasione di una cerimonia ufficiale che quello di unità nazionale “Sarà un governo di tutti i palestinesi” e che “con la formazione di un governo di consenso nazionale viene annunciata la fine di quelle divisioni in seno al popolo palestinese che hanno molto danneggiato la nostra causa nazionale”.
Il proposito di Abu Mazen è quello di un’Autorità nazionale palestinese forte al fine di godere dell’appoggio della comunità internazionale, presso la quale ha già firmato diversi trattati.
Nei giorni scorsi il presidente dell’Anp ha ribadito che “Non accetteremo mai di riconoscere uno Stato ebraico”, anche perché “i palestinesi hanno riconosciuto lo stato di Israele nel 1993″.
I colloqui, voluti con tenacia dal Segretario di Stato Usa John Kerry, si erano arenati lo scorso 23 aprile sia perché Israele non aveva mai cessato di costruire abitazioni per coloni nei territori occupati, sia perché si era rifiutato di proseguire con la liberazione degli ostaggi, sia perché non aveva accettato di discutere della definizione dei confini del futuro Stato palestinese.
