PALESTINA. Ancora tensioni a Gerusalemme. La Giordania richiama l’ambasciatore in Israele

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Al-aqsaAttentato oggi a Gerusalemme est, presso la Tomba di Simeone il Giusto, dove un furgoncino ha investito un gruppo di pedoni uccidendo un uomo e ferendone cinque, due dei quali in modo grave. Da quanto si è appreso alla guida del mezzo vi era un militante di Hamas residente a Shaufat, un quartiere di Gerusalemme est: una volta sceso dal furgone l’uomo si è armato di una stanga di ferro, ma è stato subito fermato dagli agenti delle forze dell’ordine.
E proprio a Gerusalemme est, dove il governo di Israele ha manifestato l’intenzione di allargare i confini costruendo nuovi alloggi, non accennano a diminuire le tensioni presso la Spianata delle Moschee, dove un gruppo di ebrei radicali si era ritrovato per pregare per la guarigione del rabbino Yehuda Glik, loro leader, che predicava l’allontanamento di tutti i palestinesi dalla città e dallo “Stato ebraico”. Manifestanti palestinesi hanno iniziato una sassaiola contro gli ebrei radicali e, caricati dalla polizia, si sono rifugiati nella moschea di al-Aqsa. Due palestinesi sono rimasti feriti, uno dei quali in modo grave dopo essere stato colpito da una pallottola di gomma.
Il governatore di Gerusalemme, al quale con altri deputati è stato temporaneamente vietato l’accesso alla Spianata, ha invocato la tutela dei palestinesi della città da parte della comunità internazionale e la mobilitazione della comunità araba per “fermare questa violazione israeliana contro gli abitanti e i luoghi sacri” della città.
In segno di protesta contro le “ripetute violazioni israeliane” la Giordania ha richiamato il proprio ambasciatore in Israele: la richiesta è stata formulata dal premier Abdallah Nsur al ministro degli Esteri del regno.