Parigi sotto attacco: sparatorie e esplosioni in sei luoghi. 127 i morti. Hollande chiude le frontiere

di Guido Keller –

parigi attacco 17 grandeAmmonta a 127 morti e quasi 200 feriti il bilancio dei sei attacchi hanno sconvolto il venerdì sera di Parigi: spari, anche con fucili kalashnikov, vi sono stati presso un ristorante del X arrondissement, al teatro Bataclan, XI arrondissement e non lontano dalla sede di Charlie Hebdo, ed in altri luoghi dello stesso municipio. I terroristi hanno sparato, si sono fatti esplodere, seminando il terrore in una città impietrita; in otto sono stati poi uccisi dalle forze di sicurezza o sono morti nelle deflagrazioni delle cinture esplosive, ma il procuratore Molins ha parlato anche di elementi tutt’ora in fuga.
Gli attacchi sono stati simultanei ed allo Stade de France, alla periferia di Parigi, era in corso l’amichevole Francia-Germania. Tra il pubblico era presente il presidente francese Francois Hollande, immediatamente portato al ministero dell’Interno per seguire gli eventi.
Al teatro Bataclan c’erano 1.500 spettatori, ed i terroristi si sono messi a sparare uccidendo molte persone e prendendone decine in ostaggio. Un blitz delle forze di sicurezza ha permesso di liberare gli ostaggi e di neutralizzare i terroristi.
Al ministero dell’Interno si è tenuta una riunione d’emergenza alla quale partecipano Hollande, il premier Manuel Valls e il ministro Bernard Cazeneuve. Poi il presidente francese è intervenuto per dire che si sta facendo di tutto per prevenire nuovi attacchi e ha decretato lo stato d’emergenza su tutto il territorio e la chiusura delle frontiere. Nella capitale sono confluiti militari da tutto il paese per garantire la sicurezza degli edifici governativi e dei cittadini, poiché si temono nuovi attentati.