Polonia. Commissione infuriata per la Corte costituzionale: avviata la procedura di infrazione

Notizie Geopolitiche –

szlydloLa Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione che potrebbe ben presto trasformarsi in sanzioni per la Polonia, il cui governo nazionalconservatore, guidato da Beata Szydlo, sta introducendo leggi per limitare i poteri della Corte costituzionale, come pure sta ostacolando la libertà dei media di informazione.
Lo ha annunciato il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans, il quale ha spiegato che le misure che si stanno adottando “costituiscono un rischio sistemico per la sopravvivenza dello Stato di diritto”.
La sanzione a cui si sta pensando consisterebbe nel privare la Polonia del diritto di voto ai consigli europei.
Timmermans ha affermato che “la notte scorsa ho parlato con la premier polacca, Beata Szydlo, mi fa piacere che anche lei si sia detta decisa a proseguire, a trattare e a parlarsi”, ma per Jean-Claude Juncker “Io nel mio lavoro sono freddo e lucido, mi attengo alla legge. L’Unione europea è costruita sulla base di valori comuni da condividere e scritti nei trattati, e garantire il funzionamento dello Stato di diritto è una responsabilità collettiva sia per tutte le istituzioni dell’Unione, sia per ciascuno degli Stati membri”.
Jaroslaw Kaczynski, vero uomo chiave che sta dietro alla Szydlo e al capo dello Stato Andrzej Duda (tutti dello stesso partito di destra, PiS, Prawo i Sprawiedlywosc), ha dichiarato che le indagini e le conseguenti procedure della Commissione nei confronti della Polonia “violano l’autodeterminazione e noi possiamo impugnarle davanti alla Corte europea di giustizia”. Se la democrazia non funziona – ha continuato Kaczynski – “non è certo da noi dove il popolo ci ha dato la maggioranza assoluta, bensì in paesi come la Germania, responsabile di tutto ciò che non funziona oggi in Europa”.

Nella foto: la premier polacca Beata Szydlo.