Sud Sudan. Il Consiglio di sicurezza proroga le sanzioni

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kiir e macharIl Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha stabilito di prorogare di un anno le sanzioni economiche nei confronti delle varie fazioni in lotta nel Sud Sudan, sostanzialmente quelle impegnate nella guerra civile che vede contrapposti i regolari fedeli al presidente Salva Kiir, i Dinka, e quelle Nuer dell’oppositore Riek Machar, un tempo suo braccio destro.
La situazione nel paese africano è drammatica: nato nel luglio 2011 dalla secessione dal Sudan, il Sud Sudan è uno dei paesi più poveri della Terra, sconvolto da tensioni etniche e con una guerra civile che sembra non conoscere fine, nonostante i tentativi di raggiungere un accordo fra i due sfociato con la nomina del febbraio scorso, su pressione dell’Unione Africana, di Machar a vicepresidente. Chi controlla il Sud Sudan controlla le importanti risorse minerarie e petrolifere.
La risoluzione “chiede che i leader del Sud Sudan pienamente e immediatamente aderiscano al cessate il fuoco permanente, in conformità con i loro obblighi derivanti dal contratto”. Viene inoltre chiesto che il Sud Sudan consenta un “pieno, sicuro e senza ostacoli accesso umanitario per contribuire a garantire la puntualità nella consegna di aiuti umanitari a tutti coloro che ne hanno bisogno”.