Profughi: inizia a funzionare il ricollocamento. Ma c’è il rischio dell’impiego per il traffico di droga

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Migranti via terraPer quanto le operazioni vadano a rilento, sembra cominci a funzionare il meccanismo di redistribuzione di 120mila richiedenti asilo provenienti in particolare da Italia e Grecia: fino ad oggi sono state ricollocate 1.816 persone di cui ieri 45 da Grecia e Italia, ma il dato interessante, come ha spiegato la portavoce della Commissione europea Mina Andreeva, è che le redistribuzioni avvengono finalmente in modo quotidiano.
Andreeva è tornata anche sulla riottosità di alcuni paesi ad accettare i profughi, per cui la Commissione ha presentato al Parlamento la proposta di introdurre sanzioni e di avviare procedure di infrazione: “Abbiamo già lanciato degli avvertimenti” ai paesi che non stanno attuando le “relocation” – ha spiegato la portavoce – “e se sarà necessario non ci asterremo dall’esercitare i nostri poteri”. La proposta della Commissione è quella di sanzionare ogni paese che non accetta i profughi da ricollocare con 250mila euro ogni per richiedente asilo mancante alla quota stabilita per l’anno in corso.
Da Lisbona, dov’era per la presentazione del rapporto annuale dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Oedt), il commissario europeo per le Migrazioni e gli Affari interni, Dimitris Avramopoulos, ha parlato del timore che i narcotrafficanti ricorrano alla manodopera dei profughi: “I migranti e le vittime del traffico di esseri umani possono venire utilizzati” per il traffico di droga, ha detto Avramopoulos, puntualizzando che “Il traffico di cocaina è legato a dei gruppi terroristi che operano nel conflitto siriano. Questo lo sappiamo. Ma le dimensioni del fenomeno non sono chiare”. “Abbiamo dichiarato una guerra ai trafficanti” di migranti che “non esitano a utilizzare dei disperati a qualsiasi fine”, ha aggiunto.