Libia. Kobler, ‘le forze armate di est e ovest devono unirsi contro l’Isis’

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Kobler martinIncontrando a Parigi il ministro degli Esteri francese Jean-Marc Ayrault, l’inviato Onu per la crisi libica Martin Kobler ha lanciato un appello alle forze armate presenti in Libia per unire gli sforzi e combattere insieme lo Stato Islamico: si tratta delle forze fedeli al governo di unità nazionale guidato da Fayez al-Serraj, e di quelle che si riconoscono nel governo e parlamento “di Tobruk”, comandate dal generale Khalifa Haftar.
Dopo aver ricevuto una cospicua fornitura di mezzi e di armi attraverso l’asse emiratino-egiziano e quindi in barba alla Risoluzione Onu, questi ha attaccato da solo l’Isis, nell’evidente tentativo di prendere Sirte e di far pesare la vittoria al tavolo delle trattative con Tripoli.
La figura di Haftar trova la diffidenza nelle varie tribù alleate o facenti parte del governo di unità nazionale in quanto il generale è considerano al soldo di Washington, dal momento che nel 1987 venne fatto prigioniero dall’esercito ciadiano in occasione della “Guerra delle Toyota”, per poi essere prelevato dalla Cia e portato negli Usa, dove vi è rimasto fino al 2011. In quell’anno ricomparve in Libia per comandare la piazza di Bengasi nell’insurrezione che ha portato alla deposizione di Muammar Gheddafi
“La lotta contro il Daesh – ha affermato oggi Kobler – , che è il nemico numero uno, deve essere una lotta libica, una lotta unita. Tutti gli attori dell’ovest e dell’est devono unire i loro sforzi, serve una struttura comune, un esercito comune, un comando generale”. “Occorre mettere in piazza un esercito nazionale libico” – ha insistito il diplomatico – . “E’ necessaria un’unità di comando delle forze militari per il contrasto a Daesh”, aggiungendo che “occorre lavorare per riempire la vita politica e la vita militare e ristabilire l’autorità dello Stato e l’autorità dello Stato in Libia”.