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L’ex presidente della Generalitat della Catalogna, Carles Puigdemont, è stato rilasciato su decisione della Corte d’Appello di Sassari dopo che nei giorni scorsi era stato fermato in base al mandato d’arresto internazionale emesso dalla Spagna. Puigdemont ha girato le strade di Alghero abbracciando sostenitori e simpatizzanti e potrà lasciare l’Italia, ma con il vincolo di rientrare il 4 ottobre per l’udienza di estradizione. Cosa che probabilmente non farà, com’è successo in altre occasioni tra cui in Germania nel 2018, quando il tribunale del Land Schleswig-Holstein lo aveva rilasciato su cauzione e con l’obbligo di firma.
D’altronde il politico catalano continua a risiedere in Belgio senza più l’immunità parlamentare, dove si era rifugiato nel 2017 per non essere arrestato dalle autorità spagnole a seguito della proclamazione di indipendenza della Catalogna e del controverso referendum dell’anno prima.
In Spagna è accusato di malversazione per aver usato i soldi pubblici epr organizzare il referendum, ma anche sedizione e ribellione, reati questi che comportano fino a 30 anni di reclusione.
Diversi altri secessionisti sono invece in carcere, condannati a diversi anni di reclusione.
