di Giacomo Dolzani –
Non si placano gli scontri tra ribelli e l’esercito regolare nel Nord Kivu, provincia nord-orientale della Repubblica Democratica del Congo, ormai da anni interessata da una guerra civile che ha causato migliaia di vittime ed un numero enorme di profughi.
Un nuovo intensificarsi degli scontri tra ribelli e forze governative, registrato in questi ultimi giorni nella regione, ha generato una nuova ondata di sfollati valutata inizialmente in 23mila unità, ma le stime odierne delle Ong presenti nella regione parlano di un numero superiore alle 30mila persone che, abbandonate le loro case, hanno attraversato il confine con l’Uganda nella zona del distretto orientale di Bundibugyo, mettendo in allarme le autorità di Kampala le quali avrebbero probabilmente non poche difficoltà a gestire una simile emergenza.
Sono proprio ugandesi però i ribelli delle Forze Alleate Democratiche che hanno attaccato giovedì la località di Kamango, città del Nord Kivu poco distante dalla frontiera orientale della RDC, occupandola militarmente per poi essere ricacciati indietro poco tempo dopo dalle forze di Kinshasa che, nonostante la tempestività, non hanno però potuto evitare la fuga in massa della popolazione.
