Renzi da Rohani per discutere di investimenti, islamofobia e lotta al terrorismo

di Ehsan Soltani

Renzi con rohani grandeIl premier Matteo Renzi si è recato in visita nella Repubblica Islamica dell’Iran, paese dove l’Italia ha sempre mantenuto aperti i canali anche nei moment più difficili. Ricevendolo, il presidente Hassan Rohani ha affermato che “La fine delle sanzioni è un passaggio storico non solo per l’Iran, e i rapporti tra Italia e Iran devono continuare al meglio sia a livello politico che economico ma anche culturale, perché siamo due potenze culturali”. Ha anche osservato che “effettivamente abbiamo bisogno di muoverci più velocemente per accertare alcuni dettagli. È vero che sono state tolte le sanzioni bancarie e le banche hanno ricominciato l’attività, ma abbiamo qualche effetto psicologico dell’era delle sanzioni”
Da parte sua Renzi ha detto che “È davvero un onore e un piacere essere qui, si iscrive nella tradizionale amicizia che risale ai tempi di Andreotti, Moro fino a Prodi”.
Il premier italiano si è mosso con una schiera di imprenditori e di amministratori delegati, ed ha firmato sei importanti accordi tra cui quello per la costruzione di ferrovie, per un controvalore di 3,5 miliardi. Per Renzi è comunque necessario “accelerare” nel settore bancario, e “Noi siamo impegnati perché allo sforzo della comunità internazionale si unisca la fiducia e la ripartenza degli investimenti. Per l’Italia è importante investire sulle linee di credito, sulle banche: qui c’è l’ad di Sace, i vertici di Cdp e Mediobanca ma su questi temi condividiamo che c’è bisogno di fare di più da parte di tutte le istituzioni bancarie”.
I due hanno parlato di terrorismo, arrivando ad un’intesa di cooperazione: Rohani ha insistito che “l’Islam non c’entra niente con il terrorismo che rappresenta pace, amore, amicizia e convivenza reciproca. L’Iran ripudia il terrore e anche su questo c’è intesa con l’Italia”. Anche per Renzi “In Europa e nel mondo c’è chi confonde la fede nell’islam con il terrorismo e la violenza, è un grave errore che va combattuto a livello culturale”. Serve quindi una lotta all’islamofobia, ma “Anche sui punti che non ci vedono d’accordo lavoriamo assieme, penso al tavolo comune sui diritti umani”.
In materia di crisi regionali il presidente iraniano ha affermato che “Ci saranno maggiori consultazioni tra Iran e Italia sulle crisi del Medio Oriente”, ed ha detto che nell’incontro si è parlato di Siria, Iraq, Libano, Libia ma anche di Yemen, per cui vi sarà un impegno congiunto di Italia e Iran nel supporto umanitario per “alleviare le sofferenze delle popolazioni siriana e yemenita”.