Russia. Due droni tentano di attaccare il Cremlino ma vengono intercettati

di Angelo Gambella –

La sorsa notte due droni non identificati hanno tentato di colpire il Cremlino, ma sono stati abbattuti dai sistemi difensivi. Il portavoce della presidenza Dmitri Peskov ha riferito che Vladimir Putin è rimasto illeso, anche perché al momento dell’attacco non si trovava nel palazzo. Da parte russa si è parlato di “azione terroristica” alla quale “seguirà una risposta decisa”, con l’ex presidente Dmitrij Medvedev (oggi vicepresidente del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa) che si è spinto ad affermare che “dopo ‘attacco di oggi, non rimangono altre opzioni se non la rimozione fisica di Zelensky e della sua cricca”.
Il sindaco di Mosca, Serghey Sobyanin, ha disposto il divieto di sorvolo dei droni sulla capitale, stessa cosa a San Pietroburgo.
Da Kiev è stato tuttavia respinto ogni addebito, con il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak che ha precisato che “l’Ucraina adotta solo una guerra difensiva”. Podolyak ha spiegato che “un attacco del genere non servirebbe all’Ucraina sul piano militare, anche perché è certo che provocherebbe una reazione russa anche contro i civili”. Il portavoce della presidenza Serhii Nykyforov ha dichiarato sull’Ukrainska Pravda che potrebbe trattarsi di una mossa dei russi per avviare un’escalation.
Intanto il relitto di uno dei due droni è stato localizzato a Kolomna, a 113 chilometri di distanza da Mosca, nella foresta: una volta recuperato verrà analizzato.