Russia. Miller annuncia la ripresa dei lavori per il Turkish Stream

di Raffaele Luongo –

miller-alexeiL’incontro del 10 ottobre scorso fra Vladimir Putin e il presidente turco Tayyep Erdogan, è stato un’occasione molto importante per resuscitare il progetto Turkish Stream finito in soffitta dopo le recenti tensioni che hanno caratterizzato i rapporti tra Mosca e Ankara. L’accordo è l’alternativa e il superamento del South Stream accantonato in passato a causa delle perplessità di Bruxelles, dopo un periodo di stop il progetto Turkish torna in cima all’agenda della cooperazione russo-turca.
Per la fine di settembre Gazprom ha ricevuto buona parte dei permessi necessari a iniziare i lavori su suolo turco. Aleksej Miller, presidente del consiglio di amministrazione del colosso energetico russo, ha dato l’annuncio in queste ore che riprendono ufficialmente i lavori per il nuovo oleodotto. I cantieri apriranno con l’inizio del 2017 e le due pipeline del Turkish Stream saranno operative nel 2019. Costo complessivo dell’operazione sarà di 11,4 miliardi di euro: i due condotti riforniranno la Turchia e, passando per il territorio di Ankara, anche il mercato europeo.
I due paesi sembrano essersi lasciati alle spalle, almeno per il momento, parte delle tensioni vissute e ora guardano ai loro interessi con rinnovato spirito di collaborazione. La strategia energetica è solo una parte della questione e sembra sia già in cantiere la preparazione di un accordo di libero scambio per il 2017.

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