TMNews, 6 feb 13 –
I visti tra la Russia e l’Unione europea sono un residuato della Cortina di Ferro. Lo ha detto il presidente della Camera Bassa russa, la Duma, Sergei Naryshkin nel corso di una visita di lavoro in Francia. “Stiamo offrendo (ai colleghi europei) il loro smantellamento, la soppressione, ma i nostri partner si rifiutano di incontrarci a metà strada”, ha detto Naryshkin. Mosca insiste quindi sull’alleggerimento del regime dei visti o addirittura l’abolizione per i viaggi in Europa. I colleghi francesi hanno “un punto di vista molto positivo”, ha sottolineato Naryshkin. Una notevole componente di stress si è aggiunta con la questione dell’abolizione dei visti tra Mosca e Bruxelles. Oltre al dente avvelenato della Russia, dopo che sui progetti energetici russi in Europa si addensa l’ombra delle nuove regole energetiche Ue, ossia il cosìdetto Terzo Pacchetto energia. Questo impone tra l’altro di separare la produzione dalla distribuzione: regola particolarmente invisa al monopolista Gazprom, imporrebbe per il progetto di gasdotto South Stream un’esenzione speciale per operare.
