RUSSIA. Putin entra prepotentemente in campagna elettorale e attacca Navalny

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NavalnyIl presidente russo, Vladimir Putin, proprio non può vedere il giovane Alexei Navalny, il blogger e attivista che, con la sua candidatura a sindaco di Mosca, non gli sta facendo dormire sonni tranquilli.
L’inquilino del Cremlino le ha ormai studiate tutte per fermare la crescita dei consensi di Navalny, persino censurandolo e, in perfetto stile sovietico, facendolo arrestare per un dubbiosissimo furto di legname, quindi processare, condannare ed infine graziandolo dopo solo un paio di giorni di gattabuia.
Tuttavia il consenso di Navalny, l’incarnazione del pensiero anti-Putin e della lotta alla corruzione, continua a lievitare e più il presidente russo gli dà addosso, più il 37enne avvocato sembra irrobustirsi nella successione a Serghei Sobyanin.
“E uno che, dovunque vada, crea problemi”, ha detto oggi Putin entrando così con prepotenza nella campagna elettorale dove, al momento, è comunque favorito il suo fedelissimo Sobyanin. “Puntare tutto sul tema attraente della corruzione – ha detto ancora Putin – non significa necessariamente essere in grado di governare una città di 12 milioni di persone”, e “se poi qualcuno vuole parlare di lotta alla corruzione deve essere irreprensibile lui stesso”.
Ovviamente riferendosi a Serghei Sobyanin il tono è cambiato: “E’ un uomo d’esperienza – ha spiegato il presidente – tranquillo, che non esce molto in pubblico. Ma mi piacciono queste persone, che parlano poco e fanno molto” .