Scambio di detenuti tra Russia e Ucraina: liberata Nadia Savchenko

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Savchenko nadiaLe pressioni internazionali hanno permesso oggi la liberazione da parte della Russia della pilota da caccia e parlamentare ucraina Nadia Savchenko, incarcerata da due anni con l’accusa di concorso in omicidio. Contestualmente l’Ucraina ha rilasciato i due agenti segreti russi Alexander Alexandrov e Yevgeni Yerofeev, condannati da una corte ucraina per aver preso parte ad un conflitto a fuoco nell’est del paese.
Il passo di oggi potrebbe rappresentare una crepa nella rigidità delle relazioni tra i due paesi, per quanto oggi l’ambasciatore Usa a Kiev, Geoffrey Pyatt, abbia ribadito che le sanzioni contro la Russia resteranno in vigore fino a quando “l’integrità territoriale ucraina non verrà ripristinata”, con riferimento alla Crimea.
Accolta al palazzo presidenziale dal presidente Petro Poroshenko, Nadia Savchenko ha affermato che “Ringrazio tutti, soprattutto i morti. Mi scuso se non sono tra loro”. “Vorremmo la pace ma per averla, a volte, occorre la guerra”, ha continuato, aggiungendo che “per fortuna ora c’è Minsk“, cioè l’intesa raggiunta l’11 febbraio 2015 tra i leader di Russia, Ucraina, Germania e Francia, sotto patronato Osce, per il cessate-il-fuoco nel Donbass.
In realtà le violazioni della tregua sono pressoché quotidiane, per quanto si tratti di scontri minori.
Sul rilascio di Savchenko è intervenuto con una nota il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, il quale ha “espresso la propria soddisfazione per il rilascio della pilota e parlamentare ucraina e per la contestuale liberazione di due agenti russi detenuti in Ucraina”.
“La notizia del rilascio di Nadia Savchenko, cui invio i miei migliori auguri di pronta guarigione dopo il lungo periodo di detenzione, è uno sviluppo molto positivo nei rapporti tra Ucraina e Federazione Russa, che può contribuire ad alimentare la fiducia reciproca e consentire di rilanciare il dialogo ai fini di una soluzione negoziata e pacifica della crisi in Ucraina orientale”, ha commentato il ministro.
“L’Italia – ha continuato – sostiene pienamente il lavoro del Formato Normandia e dell’Osce, volti a raggiungere una piena attuazione degli Accordi di Minsk, incluse le clausole relative alla liberazione e lo scambio degli ostaggi e delle persone detenute. Ribadisco pertanto la necessità di mantenere aperti i canali di dialogo tra le parti e la notizia di oggi è un segnale molto positivo in tal senso”.