Seychelles. Il leader dell’opposizione Herminie è stato indagato per sospetta stregoneria

di Alberto Galvi

Il leader del partito Seychelles Uniti Patrick, Herminie, è stato incriminato nell’ambito di un’indagine per sospetta stregoneria. Herminie, candidato alle elezioni presidenziali del 2025, ha denunciato la decisione come politica. E’ stato presidente dell’Assemblea nazionale dal 2007 al 2016.
Patrick Herminie è stato accusato insieme ad altri sei abitanti delle Seychelles e un cittadino tanzaniano: sono stati accusati in relazione a un’indagine di stregoneria. Herminie è stato arrestato nella sede del suo partito e il suo ufficio è stato perquisito prima di essere rilasciato. L’indagine è legata al ritrovamento dei corpi di una donna anziana e di un giovane in un cimitero dell’isola principale di Mahé. Il suo cognome è stato trovato sul telefono del cittadino tanzaniano in uno scambio di messaggi WhatsApp, arrestato a fine settembre all’aeroporto internazionale delle Seychelles in possesso di oggetti ritualistici come pietre, liquidi, polveri e una serie di documenti contenenti linguaggio e simboli descritti come satanici. I pubblici ministeri hanno affermato che i simboli sui documenti erano simili ad altri trovati in siti vandalizzati nell’arcipelago, comprese le chiese cattoliche.
Dopo essere stato accusato, Patrick Herminie è stato rilasciato dietro cauzione di circa 2.100 euro. Se ritenuto colpevole, l’imputato potrebbe essere multato. Una nuova udienza è fissata per il 3 novembre prossimo. Alle Seychelles il sistema giuridico è misto di common law inglese, diritto civile francese e diritto consuetudinario.