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La sconfitta del terrorismo in Siria potrebbe portare a nuove elezioni. Lo ha affermato alla France Presse il deputato russo Alexander Yushchenko, il quale ha preso parte ad una delegazione della Duma che ha incontrato a Damasco il presidente siriano Basar al-Assad, spiegando che una volta liberato il paese dai gruppi jihadisti il presidente siriano potrebbe ricandidarsi “se il popolo non è contrario”.
Anche al-Assad ha sottolineato che “L’annientamento delle organizzazioni terroristiche porterà alla soluzione politica ricercata da Siria e Russia che soddisfi il popolo siriano e protegga la sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale della Siria”. Ha poi aggiunto che con il suo intervento la Russia sta “scrivendo una nuova storia, perchè questa guerra determinerà il futuro della regione e del mondo e una vittoria contro il terrorismo non proteggerà solo la Siria, ma tutti i Paesi”.
Stando alle elezioni presidenziali del 2014 al-Assad era stato rieletto con l’88,7%, mentre le elezioni legislative si divrebbero tenere nel 2016.
Il deputato del Parito Comunista russo Sergey Gavrilov, anche lui presente all’incontro, ha detto a Ria Novosti che al-Assad “sostiene la posizione politica del Cremlino in merito alla politica internazionale degli Stati Uniti, in quanto ritiene che la Casa Bianca stia usando la situazione in Siria e Ucraina come leve da sfruttare per fare pressione sulla Russia”.
