SIRIA. Arrestato capo dell’intelligence per sospetto golpe. Perché a Damasco comandano i pasdaran iraniani

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PasdaranVoci riprese dal quotidiano britannico Telegraph riportano che in seno al regime siriano vi sarebbero stati movimenti volti ad un golpe: sarebbe infatti questo il motivo alla base dell’arresto (ora ai domiciliari) del capo dell’intelligence civile Ali Mamlouk, il quale, stando alle accuse, avrebbe preso accordi con il nemico per realizzare il piano.
Per il suo particolare ruolo Mamlouk aveva frequenti contatti con il presidente siriano Bashar al-Assad, ma la realtà vede anche altri dirigenti di primo livello rimossi ultimamente per un motivo o per un altro; il capo del Direttorio per la Sicurezza Rustum Ghazaleh, uomo del generale dell’intelligence miliare Rafiq Shehadeh, è morto a seguito di un’aggressione subita un mese fa in circostanze sospette.
Da quanto si apprende vi sarebbero consistenti malumori dovuti all’orientamento filo-iraniano della presidenza, come pure il fatto che a comandare oggi a Damasco sono gli uomini di Teheran, ed una fonte ha riferito al Telegraph che “La maggior parte dei consiglieri al palazzo presidenziale sono oggi iraniani. Mamlouk odiava il fatto che la Siria stesse cedendo sovranità all’Iran. Pensava ci fosse bisogno di un cambiamento”. Anche Ghazaleh era contrario al crescente potere riconosciuto ai pasdaran iraniani e agli Hezbollah libanesi, alleati nella guerra contro l’Esercito siriano libero e contro i gruppi jihadisti dell’Isis e di al-Nustra.
La presenza di “osservatori” iraniani in Siria è data fin dall’inizio del conflitto, tanto che già il 4 agosto 2012 un autobus con a bordo 48 iraniani, quasi tutti militari, era stato sequestrato dalle armate ribelli in Siria e subito il governo di Teheran si era premurato di far sapere che i malcapitati, fra i quali il generale Abedin Khoram, non erano combattenti, bensì “pellegrini”. Per quanto sia tenuta il più possibile riservata, la presenza degli iraniani di tanto in tanto diventa visibile, specialmente quando ad essere uccisi sono alti ufficiali come nel caso del maggior-generale Mohammad Ali Jafari e del maggiore Moharam Tork, di Teheran.
Sarebbero circa 4mila i pasdaran iraniani presenti oggi in Siria.