Siria. Crimini contro i bambini da sempre, non solo per le armi chimiche

di Shorsh Surme

Nell’improvvisa iniziativa mincciosa di Trump verso la Siria non si vede altro che crudeltà e ipocrisia. Quando i presidenti Usa, prima Barak Obama e poi Donald Trump, si sono preoccupati dei bambini siriani che continuono morire tutti i giorni per colpa proprio delle due super potenze, la Russia di Vladimir Putin e gli Usa di Trump? Quest’ultimo in un suo tweet ha scritto che “Nessun figlio di Dio dovrebbe mai soffrire un simile orrore”. Peccato che il proprio il presidente Trump si sia dimenticato che da mesi sta cercando di tenere i rifugiati siriani fuori dagli Stati Uniti.
Dell’uso di armi chimiche tutti si sono scandalizzati, come fosse la prima volta che viene usata questa arma micidiale.
Le armi chimiche sono solo alcuni dei molti modi in cui il presidente dittatore siriano Bashar al-Assad uccide i civili senza alcun riguardo per i bambini, anzi i piccoli sono le maggiori vittime di queste maladette guerre, come viene notato anche da un rapporto dell’Unicef secondo cui “solo nel mese di gennaio, conflitti e violenze in Medio Oriente ed in particolare in Siria, Iraq e nello Yemen hanno ancora una volta avuto conseguenze devastanti sui bambini: uccisi da azioni di guerra, colpiti da attentati suicidi, oppure morti assiderati mentre fuggivano da zone di combattimento”. Anche la Mezza Luna Rossa Curda in suo rapporto ha rilanciato l’allarme per i bambini che sono le vittime dopo l’occupazione turca della città siriana di Afrin, “Chiediamo alle organizzazioni per i diritti umani di fare il loro lavoro bloccando gli attacchi turchi sui civili e punendo il governo turco poiché sta commettendo crimini di guerra contro l’infanzia. Chiediamo anche all’Onu di prendere in considerazione le situazioni dei bambini in scantinati, caverne e luoghi inadatti. Le vittime menzionate sopra sono quelle che abbiamo potuto documentare con nomi e foto. Ci sono altre vittime a cui ancora non abbiamo potuto dare un’identità”. Anche ad Afrin è in corso un vero crimine contro l’infanzia.