SIRIA. Fumata nera dalla riunione sul “Ginevra 2”, ‘le opposizioni non trovano accordo sulla data’

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brahimi LakhdarI colloqui del “Ginevra 2” sulla crisi siriana potrebbero saltare a causa delle opposizioni: a renderlo noto è l’inviato speciale dell’Onu e della Lega araba Lakhdar Brahimi, il quale si è incontrato al Palazzo di Vetro con il sottosegretario di Stato Usa Wendy Sherman, i vice ministri degli Esteri russi Mikhail Bogdanov e Gennady Gatilov, i paesi membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, il rappresentante siriano e quelli dei paesi confinanti.
Lo stallo è stato determinato dall’individuazione di una data, in quanto le opposizioni il lotta contro il regime di Bashar al-Assad non si sono trovate d’accordo su un giorno entro la fine di novembre.
Le recenti riprese di controllo di alcune parti del territorio da parte dell’Esercito regolare, sostenuto dagli Hezbollah libanesi e dai pasdaran iraniani, ha permesso a Bashar al-Assad di acquisire una posizione di maggior peso, mentre le opposizioni, già di per sé divise, devono fare i conti con i molti gruppi jihadisti che ora hanno girato le armi anche contro di loro.
Brahimi ha tuttavia spiegato che “Un lavoro intenso è stato compiuto e noi speriamo ancora di poter organizzare la conferenza entro la fine dell’anno”: il suo desiderio sarebbe stato il 25 novembre, “tuttavia – ha aggiunto – l’opposizione siriana è divisa e non è ancora pronta”. “L’opposizione è solo uno dei problemi” – concluso l’inviato dell’Onu – “in quanto dovranno esserci due delegazioni siriane: quella del governo e quella dell’opposizione”, e quest’ultima dovrà essere “credibile”.