Siria. Notizie contraddittorie da Aleppo. E il generale russo? Vivo e vegeto

di Enrico Oliari –

Notizie contraddittorie da Aleppo dove, stando a quanto comunicato dalle fonti governative, l’ormai celebre quartiere – roccaforte Salah ad Din sarebbe stata presa dall’esercito di Bashar al-Assad:  i militari di Damasco – secondo la tv di Stato – sarebbero entrati ed avrebbero “ripulito la zona uccidendo e arrestando numerosi terroristi”. Secondo il racconto ufficiale, le truppe governative non avrebbero incontrato resistenza ed avrebbero raggiunto le postazioni chiave di Bab al Hadid e Bab Nayrab, nel centro e nell’est di Aleppo.
Gli insorti tuttavia, come pure diversi giornalisti stranieri presenti, hanno riferito di ”violenti combattimenti” dentro e attorno a Salah ad Din e di ”rinforzi” ai ribelli giunti da altri quartieri della città controllati dall’Esl. Nessuna conferma invece di un Mig governativo che sarebbe stato abbattuto in mattinata.
Ad informare puntualmente sul drammatico bilancio di persone uccise sono invece gli attivisti anti-regime dell’Osservatorio nazionale per i diritti umani, i quali  rendono noto che nel mese di luglio sono morte in Siria 3.643 persone, di cui 274 bambini e 322 donne.
Nel frattempo si è appreso dalla giornata di ieri, che ha visto l’Iran impegnato con il ministro degli Esteri Ali Akbar Salehi in Turchia, il segretario generale del Consiglio supremo iraniano della Sicurezza Saeed Jalili a Damasco e il vicepresidente iraniano Hamid Baghaei in Egitto, che effettivamente fra i 48 “pellegrini” recatisi in Siria, sequestrati dagli insorti, vi sono alcune “Guardie della Rivoluzione”, se pure in pensione e (ufficialmente) in Siria per motivi religiosi.
In mattinata era girata la voce dell’uccisione da parte dei ribelli di un generale russo, Vladimir Petrovich Kodzhiyev, ma la cosa è stata smentita direttamente dal Cremlino: il fatto avrebbe implicato un quadro ancora più complesso, se si pensa che la Russia, da sempre alleata del regime, ha a Tartus la sua unica base nell’area, in un quadro, dall’Egitto al Kirghizistan, in mano agli Stati Uniti.
Stando a quanto riportato dall’agenzia Interfax, Kodzhiyev ha incontrato oggi i giornalisti al ministero della Difesa di Mosca affermando di essere vivo e in buona salute e ammettendo solo che in passato e fino al 2010 aveva lavorato come consigliere a Damasco.
Sempre in materia di Siria si terrà oggi a Teheran una riunione che vedrà coinvolti una dozzina di “paesi non allineati all’Occidente” dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina, summit che avrà un valore consultivo.

Nel riquadro in alto: il generale di divisione Vladimir Petrovich Kodzhiyev.