Siria. Si arrendono gli ultimi dell’Isis. Ma ora è al-Qaeda a controllare il nord ovest

Siria. Si arrendono gli ultimi dell’Isis. Ma ora è al-Qaeda a controllare il nord ovest.

di Nunzio Messere

Circa 300 miliziani dell’Isis di una delle ultime sacche di resistenza situata ad est dell’Eufrate e non distante dal confine iracheno sono in queste ore in trattativa con i curdi dell’Ypg per arrendersi. Si tratta perlopiù di combattenti stranieri, ed a darne notizia è stato l’Osservatorio siriano per i Diritti umani (Ondus), organizzazione con sede a Londra e vicina alle opposizioni ma che in più occasioni ha dato prova di avere il polso della situazione.
Sempre l’Ondus ha reso noto che durante i 5 anni di “Califfato” sono state eseguite 6.209 condanne a morte per decapitazione, fucilazione, defenestrazione e impiccagione. Dei condannati 3.691 erano civili, e di questi 128 erano minori tra cui bambini, mentre le donne erano 180.
C’è invece allarme nella Siria nord occidentale per la presa di controllo dei territori da parte Hayat Tahrir al-Sham, cioè della diramazione siriana di al-Qaeda, grazie all’intervento turco che ne ha favorito l’espansione bloccando le operazioni dei curdi e dell’esercito regolare siriano.
L’esercito libero siriano, quello dei “ribelli”, ha subito sconfitte ad opera dei qaedisti, ed ora la Turchia sta tentando un dialogo a Idlib con il cosiddetto “Governo di salvezza nazionale”, cioè con l’ala politica di al-Qaeda, anche perché i jihadisti stanno bloccando il flusso di aiuti umanitari diretti in Siria.