Sochi e Krasnodar: non solo sport e terrorismo ma anche investimenti

di Giuliano Bifolchi

russia olimpiadi sochiCon l’avvicinarsi dello svolgimento delle Olimpiadi di Sochi 2014 l’Italia ed i media nazionali hanno iniziato a familiarizzare con l’area di Sochi e del territorio di Krasnodar dove verranno ospitati i Giochi e con la regione del Caucaso del Nord conoscendo principalmente gli aspetti legati alla sicurezza e al fenomeno terroristico e tralasciando invece l’importanza che tale area ha e potrà continuare ad avere dal punto di vista economico – commerciale.
Ovviamente le bombe di Volgograd e la minaccia alla sicurezza nazionale e degli atleti (è di ieri la notizia che la delegazione olimpica italiana è stata minacciata attraverso una mail di possibili attacchi terroristici, SecurIntelligence – Minacce per alcuni comitati olimpici stranieri a Sochi; Notizie Geopolitiche – Sicurezza Caucaso del Nord: Mosca teme Imarat Kavkaz in vista delle olimpiadi di Sochi), hanno direzionato principalmente l’interesse del mondo giornalistico e della comunicazione verso il problema del fenomeno terroristico, mentre poco si è detto del potenziale economico rappresentato da Krasnodar, regione del Distretto Meridionale russo che per posizione geografica, risorse naturali e programmi di investimento si qualifica come un ottimo mercato verso cui le imprese italiane possono direzionare i propri interessi. Lo stesso presidente russo Vladimir Putin, rispondendo nei giorni scorsi ad una domanda di un giornalista cinese sulle possibilità di operatività delle compagnie della Cina nell’area di Sochi, ha invitato i partner stranieri ad investire i propri fondi nell’area del Distretto meridionale considerata importante da Mosca e verso cui sono stati direzionati diversi fondi dedicati ai progetti di investimento locale.
La vicinanza con il Distretto Federale russo del Caucaso del Nord, conosciuto ai media per i suoi problemi legati all’insorgenza armata, potrebbe rappresentate un ostacolo al processo di sviluppo economico regionale: dopo le minacce proclamate via video da parte di Doku Umarov, leader dell’Emirato del Caucaso probabilmente morto (Notizie Geopolitiche – Kadyrov, ‘Doku Umarov, leader dell’Emirato del Caucaso, è morto’), la scorsa estate ed il video di Ansar al-Sunna, gruppo che ha rivendicato le esplosioni di Volgograd del 29 e 30 dicembre e che ha continuato a minacciare la Russia, l’attenzione è stata rivolta principalmente al problema della sicurezza. L’esito delle Olimpiadi di Sochi, che si svolgeranno dal 7 al 23 febbraio, sarà fondamentale quindi per la promozione della regione di Krasnodar e per lo sviluppo dei progetti futuri dell’intera area nord caucasica; con lo scopo di prevenire gli attacchi da parte delle forze militanti, secondo quanto affermato dai media locali ed internazionali, il Cremlino avrebbe dispiegato un numero superiore alle 30 mila unità tra forze di polizia e reparti speciali ed avrebbe così blindato la città di Sochi e l’area circostante.
Prima delle minacce di Doku Umarov, in aprile il direttore degli organizzatori di Sochi, Dmitry Chernyshenko, aveva cercato di smorzare le voci inerenti la minaccia terroristica definendo i Giochi Olimpici russi tra i più sicuri della storia, mentre negli ultimi giorni Putin ha espresso la totale fiducia nei confronti della macchina organizzativa ed ha affermato che il problema della sicurezza a Sochi non può essere definito maggiore rispetto a quello delle Olimpiadi precedenti.
Dal punto di vista economico e commerciale, il Governatore della regione, Alexander Tkachev, ha definito il territorio di Krasnodar come uno dei più dinamici della Federazione Russa e capace di offrire una range di progetti di investimento e di opportunità unico a livello nazionale supportato da un clima economico favorevole. Negli ultimi tre anni, infatti, più di 2 miliardi di dollari sono stati investiti nell’area da parte di operatori stranieri e, se si va ad esaminare la lista dei progetti di sviluppo nei diversi settori da quello energetico a quello alimentare, passando per l’industria e per il turismo, è possibile contare un’offerta di circa 1700 progetti di investimento.
Tra i vantaggi offerti da Krasnodar in primis è possibile citare la posizione geografica e strategica che proietta il territorio non solo verso il mercato russo, spesso ambito dalle imprese italiane, ma anche verso il Mar Nero, via di comunicazione che si collega a mercati importanti come quello turco, bulgaro o rumeno (per citarne alcuni); tale posizione geografica rappresenta un vero “ponte” tra l’Europa e l’Asia.
Andando a scoprire nello specifico Krasnodar, è possibile dire che geograficamente la regione è separata dal fiume Kuban che divide in due distinte aree il territorio: in quella meridionale, caratterizzata dall’estremità occidentale della catena del Caucaso, vi è un clima mediterraneo, mentre dirigendoci verso la parte sud-orientale il clima è di tipo tropicale . L’area settentrionale invece, che rappresenta circa i due terzi della regione, si trova a ridosso della steppa del Ponto ed è caratterizzata da un clima continentale e dalla presenza del lago Abrau.
Citando le parole di David Gray, Managing Partner di PwC Russia, agenzia che opera nel settore investimenti a Krasnodar, l’appetibilità della regione è confermata dagli elevati ranking conferiti dalle agenzie nazionali russe ed internazionali che ne sottolineano l’importanza per quel che concerne l’inizio di una attività economica; ad esempio Standard & Poor ha valutato il territorio di Krasnodar con un ranking BB con previsione “positiva” è lo ha incluso nelle prime sette regioni russe che presentano i rischi minori per quanto riguarda gli investimenti, dato importante se si unisce al secondo posto in classifica ottenuto nel rating russo per l’attività legislativa in materia di investimenti.
Dal punto di vista legislativo, infatti, è possibile affermare che gli investimenti ed i diritti degli investitori vengono tutelati da una opportuna legge federale; inoltre, sempre nell’ottica di favorire lo sviluppo regionale e territoriale, sono state stabilite notevoli risorse finanziare per poter concedere prestiti e fondi da parte del governo a coloro che vogliono investire in Krasnodar.
La legge permette agli investitori di usufruire delle risorse naturali, degli appezzamenti di terreno e degli immobili i quali possono essere ottenuti grazie a condizioni favorevoli e preferenziali: la Risoluzione del Capo dell’Amministrazione Regionale sulle “Procedure di Determinazione dell’importo del noleggio delle terre in possesso del Governo del Territorio della Regione di Krasnodar” prevede infatti un coefficiente di riduzione per il canone di locazione della terra per il periodo di progettazione e costruzione.
Le autorità regionali hanno posto tra i loro obiettivi principali proprio la collaborazione e la cooperazione con gli investitori ed il sistema di governo supporta i progetti di investimento dallo stadio iniziale in cui vengono firmati i protocolli di intesa fino a quello finale
Nel suo sviluppo futuro Krasnodar prevede il potenziamento dell’industria manifatturiera e l’elevata diversificazione del settore agricolo; l’attrazione verso gli investitori esteri è invece rappresentata dalla stabilità economica e dalle opportunità presenti nel settore dell’ingegneria, della metallurgia, della lavorazione alimentare, chimico, dell’edilizia e dei servizi.
Una menzione particolare per il settore del turismo in rapida espansione in vista dei XXII Giochi Olimpici Invernali di Sochi 2014, evento che ha favorito lo sviluppo di strutture alberghiere e ricettive per i visitatori rientrante nella politica di affermazione internazionale da parte della Federazione Russa che vedrà il suo apice nel 2018 con l’organizzazione dei Mondiali di Calcio.
Nel 2007 il governo russo aveva adottato il Programma Federale sullo “Sviluppo della Città di Sochi come un Resort montano e di benessere” del costo totale di 9 miliardi di euro, di cui 3.5 miliardi dovrebbero provenire da fondi esterni al bilancio statale. Con questo programma, adottato poco prima della proclamazione di Sochi come meta dei Giochi Olimpici Invernali, si è dato il via ad un piano di sviluppo delle infrastrutture montane, sciistiche ed alberghiere dell’area con l’obiettivo di accogliere atleti, media e turisti stranieri provenienti da tutto il mondo. Tale programma ha permesso alla regione di attrarre ingenti investimenti stranieri il cui volume ha registrato un incremento pari a 10 volte tanto totalizzando fondi superiori ai 500 milioni di euro.
Il programma di sviluppo dell’area prevede la costruzione di più di 250 strutture, tra cui 15 nuovi centri sportivi i quali potranno formare due agglomerati, uno sulla costa e l’altro nell’area montana. Il resort sciistico adibito ai Giochi di Sochi 2014 è quello di Krasnaya Polyana e comprende complessi sciistici e di biathlon, un circuito adibito alla competizione con i bob, un villaggio olimpico, una struttura per i salti con gli sci, un parco per lo snowboard ed un centro freestyle, strutture che potranno essere utilizzate per implementare ulteriormente il turismo di montagna della regione.
Lo sviluppo del settore alberghiero e sciistico rientra nel progetto del Cremlino di puntare sulla valorizzazione del paesaggio montano della regione caucasica con l’intento di creare un resort turistico in grado di attrarre investimenti stranieri per la sua realizzazione e di dare vita a nuovi posti di lavoro in modo da combattere il problema della disoccupazione in una delle regioni più povere della Russia, povertà che è stato identificata come uno dei fattori che induce i giovani ad aderire alla militanza armata.
In questo caso è doveroso citare il progetto di realizzazione del Northern Caucasus Resort il quale prevede la costruzione di infrastrutture turistiche ed alberghiere che si svilupperanno partendo da Krasnodar, attraversando Adigea, Karachay-Circassia, Kabardino-Balkaria, Nord Ossezia, Inguscezia ed arrivando fino in Dagestan. Tra i finanziatori di un simile progetto figurano non solo le compagnie cinesi Dalian Wanda Group e China Ocenawide Holdings Group, ma anche compagnie francesi, coreane ed infine l’italiana Rizzani De Eccher la quale il 23 luglio 2013 ha stipulato un accordo di investimento di 1 miliardo di euro per la realizzazione di infrastrutture commerciali, negozi ed alberghi e per la realizzazione di un consorzio per gli investimenti e per l’import – export nonché la formazione e lo sviluppo di attività turistiche.