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E’ di nove morti, sette somali e due kenioti, il bilancio delle vittime di un attentato a Garowe, nella regione somala del Puntland, nel nord del paese: parte delle vittime erano dipendenti dell’Unicef che si trovavano a bordo di un bus dell’organizzazione con il quale si stavano recando dalla residenza agli uffici.
Come ha spiegato Mohamed Abdullahi, uno dei responsabili della polizia locale, un ordigno è stato attaccato sotto il mezzo e fatto esplodere nei pressi dell’edificio locale dell’Unicef.
A rivendicare l’attentato sono stati gli al-Shabaab, il gruppo erede delle Coorti islamiche ed alleato di al-Qaeda autore di una lunghissima serie di attentati specie contro obiettivi politici e istituzionali, nonché di una vera e propria guerra per il controllo della parte centro-meridionale della Somalia che però li sta vedendo sconfitti grazie all’intervento delle forze dell’Unione Africana.
L’attacco di oggi resta comunque anomalo, in quanto solitamente gli al-Shabaab non colpiscono obiettivi nella parte settentrionale del paese, in quanto tendono a concentrare le azioni terroristiche presso la capitale Mogadiscio e le altre città del sud.
In merito al fatto di oggi Nick Kay, rappresentante dell’Onu in Somalia, ha twittato che “sono choccato e sconvolto dalla perdita di vite umane”.
