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In Spagna potrebbe finalmente avere termine l’era dell’incertezza politica, dopo che il comitato federale del Psoe, il Partito Socialista, ha deciso con 139 voti a favore contro 96 contrari l’astensione della propria rappresentanza parlamentare sulla formazione di un governo del premier ad interim, il popolare Mariano Rajoy.
La decisione è arrivata dopo una riunione incandescente dove sono volati insulti ed accuse, ma è da 10 mesi e due elezioni che la Spagna non ha un governo di maggioranza a causa del fatto che nessuno dei quattro partiti principali, cioè Pp, Psoe, Ciudadanos e Podems, voleva governare con l’altro.
L’incertezza politica, ovvero la “situazione straordinaria”, che vive il Paese ha spinto la maggioranza del Psoe a cambiare atteggiamento e quindi Rajoy, a cui mancano solo 11 deputati per avere la maggioranza, potrà formare il suo governo, nonostante le accuse di finanziamento attraverso la corruzione che sono arrivate proprio dal Psoe.
Ora nel Partito Socialista si dovrà lavorare a lungo per risanare gli attriti e le molte ferite conseguenti alla riunione di oggi.
Nella prima foto: Mariano Rajoy; nella seconda foto: il leader del Psoe, Pedro Sanchez.
