Spagna. Non passa la fiducia a Rajoy. In vista la terza consultazione elettorale

di Guido Keller –

rajoy mariano vince grandeLa Spagna non riesce ad uscire dal tunnel dell’incertezza politica e dopo quasi 10 mesi non ha governo e premier definitivi, quindi con pieni poteri e non con i limiti della transitorietà.
Nulla è cambiato infatti dalle elezioni del 21 dicembre quando l’ascesa di nuovi partiti, cioè di Podemos e di Ciudadanos, ha di fatto messo a fine alla tradizione del bipartitismo spagnolo lasciando Mariano Rajoy del Partido Popular e Pedro Sanchez del Psoe senza la possibilità di formare un nuovo governo a causa del fallimento dei tentativi di trovare mediazioni.
Dopo la seconda tornata elettorale, quella di giugno (Popolari 32,93%; Psoe 22,79%; Podemos 20,7; Ciudadanos 13,9%; affluenza 69,8%), e dopo il primo tentativo del 31 agosto di far approvare il governo, ieri è arrivata per il popolare Mariano Rajoy del Pardido Popular la seconda fumata nera, con 180 voti contrari contro 170 favorevoli.
In un quadro dove nessuno vuole governare con l’altro, Rajoy si è trovato contro un blocco solido di oppositori, per cui si procrastina un rebus di difficile soluzione. Elementi di Ciudadanos hanno votato a favore del governo, ma la il muro delle opposizioni formato da Psoe, Podemos e dalle formazioni minori Izquierda Unida e indipendentisti baschi e catalani, ha resistito e respinto la proposta del popolare.
Il capo dello Stato re Felipe IV potrebbe ora reagire avviando nuove consultazioni o addirittura indicendo una terza consultazione elettorale, forse per dicembre, come vorrebbero diversi partiti.