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Il capo del governo spagnolo Mariano Rajoy ha annunciato una “battaglia” con la Commissione europea affinchè la riduzione del deficit pubblico della Spagna sia fatta a un ritmo “ragionevole e sensato”. “Si tratta, e per questo noi lottiamo, di avere un ritmo ragionevole e sensato (di riduzione del deficit) e di accompagnarlo a riforme strutturali”, ha spiegato davanti al Senato spagnolo. Il programma di stabilità della Spagna, negoziato con Bruxelles, prevede attualmente di portare il deficit pubblico al 4,5% nel 2013, poi al 2,8 nel 2014, contro il 7% nel 2012. Il governo Rajoy, tuttavia, spera di ottenere un ammorbidimento dell’obiettivo per quest’anno, fino al 6%, e il rinvio al 2015 o 2016 del ritorno sotto la soglia del 3% del Pil.
Alla domanda di un senatore socialista sulle conseguenze negative dell’austerità per la crescita del paese iberico, il premier spagnolo ha ribadito la sua determinazione a proseguire sulla via della riduzione del deficit: “Non possiamo vivere con un deficit pubblico come quello attuale, perchè non possiamo vivere in credito permanente”, ha spiegato Rajoy, invitando a condurre una “battaglia” affinchè l’Europa si diriga maggiormente verso l’integrazione, “in particolare in merito all’unione bancaria”.
