SUDAFRICA. Riprendono gli scioperi dei minatori, settore paralizzato

di Fabrizio Montagner –

sudafrica minatori scioperoSono ripresi in Sudafrica gli scioperi dei lavoratori delle miniere d’oro e di platino, le principali delle quali appartengono a compagnie straniere come la londinese Lonmin o la Amplast: il braccio di ferro per l’aumento dei salari prosegue da oltre un anno e nell’agosto 2012 la polizia aveva sparato ed ucciso 36 scioperanti armati di bastoni e machete, ai quali vanno aggiunti altri cinque morti in ottobre.
La richiesta dei sindacati, che erano riusciti a bloccare l’intero comparto, è di un aumento del 60% della base delle buste paghe ed anche oggi per 16 delle 23 miniere i lavoratori rifiutano di scendere sotto terra.
Al momento la Camera delle miniere ha proposto l’accordo per un aumento dell’8%, ma il portavoce del sindacato, Lesiba Seshoka, ha fatto sapere del rifiuto della sua categoria.
In ottobre la Amplast (Anglo American Platinum) aveva provveduto al licenziamento in blocco di 12mila lavoratori che avevano portato avanti lo sciopero ad oltranza, provvedimento poi attenuato proprio perché si sarebbe bloccata parte dell’estrazione del metallo prezioso.
Martedì scorso il presidente Jacob Zuma ha invitato i datori di lavoro e sindacati ad evitare un altro sciopero nel settore dell’estrazione dell’oro, sempre più in crisi per l’aumento dei costi di produzione e quindi del calo della domanda; a guadagnarci dalle tensioni in Sudafrica lo Zimbabwe, dove sono aumentate le esportazioni di metalli preziosi anche del 50%, a cominciare, neanche a dirlo, dalla sudafricana Impala Platinum.