Svizzera. Tolta la (vetusta) domanda di adesione all’Ue

Notizie Geopolitiche –

SvizzeraIl Consiglio degli Stati, la Camera alta del Parlamento svizzero, ha approvato una mozione presentata da Lukas Reiman (Udc, destra) e già accolta a marzo dal Consiglio Nazionale (Camera bassa), di ritirare la domanda di adesione all’Unione Europea risalente a 22 anni fa.
Più che un significato politico o, come qualche media ha impropriamente parlato, uno “schiaffo” a Bruxelles, la mozione di Reimann risponde ad un’esigenza tecnica, poiché era già stata espressa da parte della Confederazione la volontà di non aderire all’Unione: la domanda era rimasta un foglio sospeso nel vuoto, cestinato con il voto di oggi.
D’altronde il segnale chiaro è stato dato anche con il referendum del 2014, che blocca la libera circolazione delle persone e quindi l’afflusso degli immigrati (italiani compresi), una scelta in netta contrapposizione con lo spirito comunitario.
Restano in piedi gli accordi bilaterali, cioè sui trasporti aerei e terrestri, sulla ricerca scientifica, sull’agricoltura, sul commercio, sulla cooperazione nel campo della Giustizia, sulla lotta alle frodi, sull’accesso da parte della Svizzera ai media europei, sui programmi di formazione e sui prodotti agricoli trasformati.
La Svizzera è tenuta a versare un miliardo di franchi in 5 anni ai nuovi entrati nell’Unione Europea.