di Daniela Binello –
– Ambasciatore Tsai, tra i primi temi sollevati da Trump all’inizio di questo suo secondo mandato presidenziale non consecutivo c’è la questione di primaria importanza del canale di Panama. L’influenza della Cina sul controllo del canale, come sappiamo, ha un notevole impatto sul commercio marittimo globale. Ritiene che nei negoziati fra Washington e Pechino sul canale di Panama gli Stati Uniti utilizzeranno la questione di Taiwan per fare leva sulla Cina? Se così fosse, il vostro governo capirebbe fino a che punto gli Stati Uniti vogliano esercitare delle reali pressioni su Pechino in vostra difesa. Ma se così non fosse dovreste arrivare a trarre conclusioni di altro tipo.
“Le relazioni tra Cina e Stati Uniti sono estremamente complesse e coinvolgono una vasta gamma di questioni, quindi non posso approfondire troppo l’argomento in questa sede. Tuttavia voglio sottolineare un punto fondamentale: indipendentemente da come si evolveranno i rapporti tra Cina e Stati Uniti, Taiwan non è una pedina nelle mani di nessuno e farà del suo meglio per salvaguardare i propri interessi. La cooperazione tra Taiwan e gli Stati Uniti si basa su fondamenta solide e di lunga data, fondate sul consenso tra i due governi. Per quanto riguarda la difesa di Taiwan, il nostro governo ha chiaramente ribadito in molte occasioni che sia il governo che il popolo taiwanese faranno tutto il possibile per proteggere il Paese. Naturalmente, apprezziamo molto il sostegno della comunità internazionale, ma comprendiamo ancora di più il principio che “chi aiuta se stesso, riceve aiuto dagli altri”. Inoltre, osservando lo sviluppo di vari eventi, ritengo che maggiore è la pressione e la provocazione della Cina nei confronti di Taiwan, più stretti e solidi diventeranno i rapporti tra Taiwan e gli Stati Uniti”.
– Fra i politici taiwanesi emergono posizioni contrapposte in tema di congelamento del budget per le spese militari, che sono state messe in bilancio al di sotto del 3 percento. Con il suo pragmatismo (America First), il presidente Trump fa chiaramente capire che gli Stati Uniti non affronteranno più spese considerate inutili e che quindi ogni Stato deve provvedere alla sua sicurezza e difesa. Elbridge Colby, il nuovo sottosegretario alla difesa americana, ha ripetutamente criticato Taiwan per avere deciso di spendere “poco” e ha detto che il sostegno degli Stati Uniti sarebbe irrilevante, a meno che Taipei non decidesse di rafforzare le sue difese contro la minaccia della Cina. Inoltre, mentre Biden aveva affermato che gli Stati Uniti avrebbero schierato le proprie forze per difendere Taiwan da un attacco cinese, Trump ha talvolta commentato che sarebbe stato “molto, molto difficile” farlo. Tutto questo suona come molto ambiguo nei confronti di Taiwan, non crede?
Il budget per la spesa militare e la difesa di Taiwan attualmente rappresenta circa il 2,5 per cento del Pil. Rispetto agli standard internazionali, questa percentuale è già superiore alla media. Un aspetto particolarmente rilevante è che negli ultimi anni il budget per la difesa di Taiwan ha registrato un significativo aumento, confermando così le politiche e le misure concrete adottate dal nostro governo per la difesa dell’isola. In sintesi, le principali azioni sono le seguenti: primo, l’aumento del budget per la difesa. Per il 2025, il bilancio della difesa di Taiwan è stato fissato a 21,5 miliardi di dollari, con un incremento del 7,7 per cento rispetto all’anno scorso. Secondo, lo sviluppo dell’industria della difesa. Negli ultimi anni, Taiwan ha investito nello sviluppo autonomo di aerei da combattimento, navi militari, missili e droni, ha istituito zone industriali dedicate alla difesa e ha rafforzato la cooperazione in materia di difesa con Paesi come Stati Uniti e Giappone. Terzo, l’accelerazione della riforma del sistema militare. Il governo di Taiwan sta implementando diverse misure per rafforzare la difesa nazionale, tra cui il ripristino del servizio militare obbligatorio, la riforma della riserva militare, la modernizzazione delle forze armate, la cooperazione internazionale e il rafforzamento della sicurezza informatica, al fine di affrontare i rischi geopolitici e potenziare la capacità difensiva complessiva. Quarto, il rafforzamento della consapevolezza nazionale sulla difesa. Attraverso l’educazione e la promozione di corsi dedicati, esercitazioni di difesa civile, il rafforzamento della difesa informatica e della capacità di risposta alla guerra psicologica, nonché la promozione della cooperazione tra militari e civili, il governo di Taiwan mira a consolidare la consapevolezza della difesa nazionale tra la popolazione, affinché i cittadini abbiano le competenze di base per rispondere a minacce alla sicurezza e per aumentare la resilienza strategica della società nel suo complesso. Per quanto riguarda la politica e l’atteggiamento del governo degli Stati Uniti nei confronti di Taiwan, è fondamentale sottolineare che le relazioni tra Taiwan e gli Stati Uniti si basano da lungo tempo sul Taiwan Relations Act e sulle Sei Assicurazioni. Sebbene alcuni leader americani possano esprimersi in modi diversi, il contenuto essenziale della politica statunitense verso Taiwan è rimasto invariato nel tempo. Questo rappresenta il fondamento della cooperazione stabile e duratura tra Taiwan e gli Stati Uniti”.
– Con il numero d’invitati ridotto a causa della cerimonia d’insediamento del presidente Trump al chiuso, lo scorso 20 gennaio la delegazione taiwanese non ha potuto accedere ai posti riservati nelle fila principali. In passato, inoltre, le vostre delegazioni diplomatiche di stanza negli Stati Uniti si sono maggiormente relazionate con gli ambienti dei democratici americani e l’esito è stato anche concretizzato e reso visibile con la visita di Nancy Pelosi a Taipei nel 2022. Come vi batterete adesso per non essere messi ai margini degli obiettivi pragmatici di Trump?
“A causa delle condizioni climatiche a Washington, la cerimonia d’insediamento del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è stata spostata in un’altra sede con un numero limitato di partecipanti. La delegazione taiwanese presente all’evento, su disposizione delle autorità statunitensi, è stata collocata in una posizione riservata insieme ad altri ospiti internazionali di rilievo. Questa sistemazione speciale ha dimostrato il riguardo riservato dagli Stati Uniti alla delegazione taiwanese, evidenziando le solide basi dell’amicizia e dell’intesa di lunga data tra Taiwan e gli Stati Uniti. Il nostro governo esprime il suo sincero apprezzamento per questa accoglienza. Ma permettetemi di rispondere direttamente alla vostra domanda. Taiwan non potrà mai essere marginalizzata, né ora né in futuro. Le ragioni sono le seguenti: la prima è che Taiwan e gli Stati Uniti condividono i valori universali della democrazia e della libertà, rispettano i diritti umani e aderiscono alle norme internazionali. La seconda è che Taiwan occupa una posizione strategica cruciale nella prima catena insulare della difesa regionale. La terza è che Taiwan è un anello indispensabile nella catena di approvvigionamento globale della produzione industriale. Naturalmente, la stabilità e lo sviluppo di Taiwan dipendono dagli sforzi congiunti tra il governo e il popolo. Solo con unità, autodeterminazione e rafforzamento delle nostre capacità possiamo garantire la sicurezza e la prosperità del nostro Paese”.