Tap. Dopo via libera Tar recinzioni del cantiere divelte, barricate e lanci di pietre contro il personale – FOTO

di Giacomo Dolzani – 

Dopo la sentenza favorevole emanata ieri dal Tar del Lazio, seguita ad una analoga del Consiglio di Stato, hanno potuto riprendere i lavori per la realizzazione del tratto italiano del Trans Adriatic Pipeline (Tap), il gasdotto che consentirà al gas azero, estratto nel giacimento offshore di Shah-Deniz II, situato nel mar Caspio, di fluire verso l’Italia e, da qui, in tutta l’Europa occidentale.
Data la sconfitta in sede legale, la protesta di parte della popolazione e delle istituzioni locali, dilagata in seguito all’inizio dei lavori che prevedono l’espianto temporaneo di circa 200 ulivi (peraltro già quasi terminato) ha di nuovo assunto, in alcuni casi, connotati violenti.
Come già successo in passato, la scorsa notte è stata nuovamente assaltata l’area in cui si svolgono i lavori, dove sono state divelte le recinzioni mentre le guardie giurate, che presidiavano la zona, sono state oggetto di un lancio di pietre; a renderlo noto è la stessa Tap Ag in un comunicato, nel quale si parla anche di barricate erette in mezzo alle strade di accesso al cantiere che, al momento, sarebbe raggiungibile dagli operai soltanto a piedi.
La tubazione del Tap, raccordandosi con il Trans Anatolian Pipeline (Tanap) a Kipoi, nella Grecia orientale, attraverserà tutta la parte settentrionale della penisola ellenica (550km), percorrendo poi da est ad ovest l’intera Albania (215km) fino al terminale di Seman, dove comincerà il tratto sottomarino sul fondale adriatico (105km), il quale terminerà a Melendugno, comune pugliese, il quale sarà interessato da un tratto di 8km di tubazioni (sugli 878km totali).
Ad opera terminata attraverso il Tap fluiranno circa 20 miliardi di metri cubi di gas naturale ogni anno, i quali rappresenteranno per l’Italia e per l’Europa una fonte di metano alternativa al gas africano e russo, incrementando l’indipendenza energetica dei paesi Ue.

Foto: Tap Ag

Twitter: @giacomodolzani