Tap. Ministero Ambiente, ‘opera strategica che rispetta tutti gli standard ambientali’

di Giacomo Dolzani – 

“Tutte le possibili alternative sono state tenute in debita considerazione, approfondendo tutti gli aspetti collegati a dette alternative. Tutte le misure per la salvaguardia del patrimonio ambientale e paesaggistico sono state prese in esame”, questa è stata la risposta del ministero dell’Ambiente ad una interrogazione parlamentare riguardante la realizzazione del tratto italiano del gasdotto Trans Adriatic Pipeline (Tap) presentata dal deputato Antonio Matarrelli (Movimento Democratico e Progressita), il quale aveva avanzato dure critiche nei confronti del progetto che prevede il punto di arrivo della tubazione in quella che ha definito “una delle aree più belle del Salento”.
Il tratto italiano di Tap ha infatti visto una forte opposizione da parte delle amministrazioni locali e scatenato le proteste di parte della popolazione (sfociate spesso in atti violenti e sabotaggi) in quanto comporterebbe lo sradicamento di circa 200 piante di ulivo (che in realtà verranno solo spostate per essere ripiantate al termine dei lavori).
Le decine di ricorsi contro la realizzazione dell’opera si sono però sempre risolti in sentenze favorevoli a Tap, che attraverso il proprio ufficio stampa ha spesso condannato le violenze nei confronti delle aziende impiegate nei lavori, parlando di “piccoli gruppi che vogliono instaurare la legge della giungla”.
Secondo il ministero infatti “il progetto Tap rispetta in pieno le normative sulla tutela dell’ambiente . Si tratta di un’opera di importanza strategica per il paese e per l’Europa, anche in termini di possibile raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile”, in quanto consentirà anche di ridurre l’utilizzo di petrolio e carbone.
La tubazione del Tap, raccordandosi con il Trans Anatolian Pipeline (Tanap) a Kipoi, nella Grecia orientale, attraverserà tutta la parte settentrionale della penisola ellenica (550km), percorrendo poi da est ad ovest l’intera Albania (215km) fino al terminale di Seman, dove comincerà il tratto sottomarino sul fondale adriatico (105km), il quale terminerà a Melendugno, comune pugliese, che sarà interessato da un tratto di 8km di tubazioni (sugli 878km totali).
Ad opera terminata attraverso il Tap fluiranno circa 20 miliardi di metri cubi di gas naturale ogni anno, estratti nel giacimento azero di Shah-Deniz II, i quali rappresenteranno per l’Italia e per l’Europa una fonte di metano alternativa al gas africano e russo, incrementando l’indipendenza energetica dei paesi Ue.

Twitter: @giacomodolzani