Telegraph, ‘Gli Usa indagano sui rubli che sarebbero finiti a Front National e Lega Nord’

di Guido Keller

Clapper james fuoriSono finiti i tempi in cui l’Unione Sovietica versava palate di rubli ai partiti comunisti dell’Europa occidentale: per il britannico Telegraph “Fondi clandestini” di Mosca sarebbero oggi andati ad alcuni partiti di opposizione, tra i quali l’ultranazionalista ungherese Jobbick (movimento per l’Ungheria migliore, 23 seggi su 199, 3 seggi al Parlamento europeo), il greco Alba Dorata (18 seggi su 300, 3 al Parlamento europeo), il Front National di Marine Le Pen in Francia (2 seggi all’Assemblea nazionale su 577, 2 seggi al Senato su 348 e 23 seggi al Parlamento europeo), e la Lega Nord di Matteo Salvini (16 seggi su 630 alla Camera, 12 seggi su 315 al Senato, 5 seggi all’Europarlamento).
Il Telegraph precisa che gli Usa non hanno riferito i nomi dei partiti oggetto di indagine, ma conclude che si tratterebbe in particolare di quei quattro partiti, arrivando a precisare che il Front National avrebbe ottenuto da una banca russa ben 9 milioni di euro.
Per il prestigioso newspaper londinese, fondato nel 1855, della cosa se ne starebbe occupando James Clapper, direttore della National Intelligence statunitense, il quale ha ottenuto un incarico ufficiale da parte del Congresso per verificare i flussi di denaro russo verso alcuni partiti europei negli ultimi 10 anni e quindi sulla capacità di Mosca di influenzare la politica dei vari paesi.
Il Telegraph riporta che gli Usa hanno una “crescente preoccupazione per la determinazione di Mosca nello sfruttare le divisioni europee in modo da minare la Nato, bloccare i programmi di difesa missilistica e revocare le sanzioni economiche imposte dopo l’annessione della Crimea”.
Fonti del governo britannico hanno riferito che “Vediamo allarmanti prove degli sforzi russi di rompere il tessuto dell’unità europea su tutta una serie di questioni strategiche di vitale importanza”. Anche perché “Ci sono regole non scritte tra Stati e queste sono chiaramente violate da parte russa”.
Salvini, che ha sempre inneggiato al presidente russo (“Cedo due Mattarella in cambio di mezzo Putin”; “Io farei carte false per avere domani mattina presidente Putin al posto di Renzi. Purtroppo oggi sono indegnamente rappresentato da Renzi. Ma mi riconosco in Putin”), ha incontrato Vladimir Putin a Milano per una ventina di minuti nel 2014, mentre nel dicembre scorso si è recato a Mosca dove non vi è stato il faccia a faccia annunciato dal leader della Lega Nord, pur incontrando in modo privato altri esponenti della politica russa.

Nella foto: il direttore della Nia Jamed Cappler.