Terrorismo, hooligans e proteste in Francia mettono in difficoltà la gestione dell’ordine pubblico

di Angelo Gambella –

francia hooligansIl campionato europeo di calcio in Francia è stato a lungo preceduto da timori legati al pericolo di attentati terroristici sul suolo francese. Dopo i fatti di Parigi, si erano fatte largo ipotesi di un rinvio della manifestazione o di disputare le partite in stadi a porte chiuse, senza spettatori.
Una volta presa la decisione, doverosa ma non scontata, di proseguire con l’organizzazione del torneo, ci si aspettava un diffuso controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine. Mentre il terrorismo islamista ha colpito laddove difficilmente è possibile controllare (due poliziotti presso una civile abitazione alle porte di Parigi) le violenze perpetrate da cosiddetti tifosi, in varie cittè francesi, evidenziano l’impreparazione della Francia.
La Francia aveva ripristinato i controlli alle frontiere e negato l’accesso al territorio a circa 3mila tifosi stranieri considerati pericolosi, tuttavia, hooligans e ultrà violenti sono regolarmente entrati nel paese.
Se tutto è andato liscio nell’incontro inaugurale, i danni prodotti a Marsiglia, dopo appena due giorni dall’avvio del torneo, hanno rovinato la festa. Il ministro dell’Interno francese ha condannato “il comportamento irresponsabile e deliberato di pseudo-tifosi”, ma non ha ammesso proprie responsabilità nella gestione degli eventi. Agli scontri particolarmente violenti tra sostenitori russi e inglesi, hanno fatto seguito incidenti su scala ridotta tra tifosi nord irlandesi e polacchi.
In particolare, a poche ore dal calcio d’inizio di Inghilterra-Russia nella zona del porto di Marsiglia, gli hooligans inglesi, i tifosi russi e la polizia francese si sono violentemente scontrati con ben 500 tifosi in azione, 300 da una parte e 200 dall’altra. E in quest’ambito oggi il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha chiesto ufficialmente spiegazioni sui sostenitori russi attualmente in stato di fermo in Francia.
L’allarme hoolingans (inglesi, russi e non solo) resta alto, come se non fosse già pesante il rischio terrorismo dopo l’ultimo attacco a Magnanville. Oggi Valls ha dichiarato che “sarà una guerra lunga, ci saranno altre vittime innocenti”, e non fa stare tranquilli i francesi nemmeno la nuova allerta della polizia belga su jihadisti in arrivo dalla Siria per colpire in Francia.
E in questa situazione complessa non aiutano neppure le manifestazioni di piazza in netta opposizione alla riforma del lavoro a cui sta lavorando il governo francese. Solo ieri a Parigi il bilancio è stato pesante: 40 feriti e 60 arresti.
Il campionato europeo è appena iniziato e tre fronti sono contemporaneamente aperti. Riuscirà la polizia francese a mantenere l’ordine?