Tetyana Chornovil: la procura ucraina vuole insabbiare l’inchiesta

di Notizie Geopolitiche – 

chornovilNon tradisce le aspettative la decisione della procura generale ucraina riguardo a quello che sarebbe successo alla giornalista Tetyana Chornovil, picchiata selvaggiamente la notte di Natale a Kiev. Secondo i giudici infatti il pestaggio altro non sarebbe stato che l’opera di alcuni, non meglio identificati, “teppisti di strada” i quali, per qualche motivo, avrebbero aggredito la donna.
Nella notte del 24 dicembre scorso la reporter del quotidiano Ukrainska Pravda, alla guida della sua auto nelle strade della capitale, è stata fermata da due uomini che, dopo averla costretta a scendere, la hanno picchiata causandole gravi lesioni su tutto il corpo ed un trauma cranico, riducendola in fin di vita.
Il fatto, avvenuto in un clima già molto teso, nel pieno delle contestazioni contro il presidente Viktor Yanukovich, ha scaldato ulteriormente gli animi soprattutto perché la Chornovil, nelle settimane precedenti, aveva aspramente criticato il governo ed i suoi ministri, cosa che fece immediatamente ricadere i sospetti sull’esecutivo ucraino.
Sotto il ricatto dell’enorme debito nei confronti delle banche russe e a causa della dipendenza di Kiev da Mosca per le forniture di gas, il presidente Yanukovich, fedele ambasciatore di Putin in Europa, ha deciso di interrompere il percorso di integrazione del suo paese nell’Ue, preferendo l’Unione Doganale a guida russa.
Le folle oceaniche riversatesi nelle piazze delle principali città dell’Ucraina, che chiedevano invece la continuazione del dialogo con Bruxelles, non hanno però intimorito il governo, il quale ha risposto con violenza nei confronti dei contestatori e con l’approvazione di leggi liberticide (poi abrogate) che avrebbero inasprito le pene per chi avesse organizzato o partecipato a cortei non autorizzati; il pestaggio di Tetyana Chornovil, che nei suoi articoli aveva criticato aspramente le scelte dell’esecutivo e del Capo dello Stato, manifestando posizioni europeiste e solidali con le motivazioni dell’opposizione, ha quindi indignato l’opinione pubblica nazionale ed estera.
Questa vicenda si è risolta oggi, come si poteva prevedere, con un tentativo di insabbiamento che vorrebbe far passare come una semplice violenza di strada quello che è palesemente un atto intimidatorio nei confronti della stampa non favorevole al governo, in perfetto stile putiniano.