THAILANDIA. 6 morti in serie di attacchi nel sud musulmano

Ansa, 1 nov 12 –

Sei persone, tra cui un bambino di 11 anni, sono state uccise ieri in una serie di attacchi nell’estremo sud della Thailandia, dove una guerriglia separatista ha causato oltre 5.300 morti dal 2004 a oggi, intensificando i suoi attacchi negli ultimi mesi. Lo ha comunicato oggi la polizia di Bangkok. Nel primo episodio, due militanti sono morti in uno scontro a fuoco con dei poliziotti nel distretto di Raman, nella provincia di Yala. Poco dopo, nella stessa zona un uomo che lavorava come bidello è stato ucciso assieme al figlio di 11 anni, mentre tornavano da scuola. In serata, altri due buddisti sono stati uccisi nell’attacco dei militanti contro la folla presente a un festival locale a Sai Buri, nella provincia di Pattani. Attiva nelle province di Pattani, Yala e Narathiwat, parte di un ex sultanato annesso dall’allora Siam a inizio Novecento, la lotta separatista musulmana in Thailandia – al 95 per cento buddista e dall’amministrazione fortemente centralizzata – prende di mira le forze di sicurezza e musulmani considerati collaboratori delle autorità o funzionari; in particolare, sono oltre 150 gli insegnanti uccisi dal 2004. Negli ultimi mesi il governo di Yingluck Shinawatra si è impegnato a raddoppiare gli sforzi per porre fine alla guerriglia, senza però ottenere ancora risultati. In passato, le forze di sicurezza hanno alternato un’azione di contenimento della guerriglia a una più attiva per conquistare “i cuori e le menti” della popolazione locale; approcci però sempre falliti di fronte a militanti che sembrano sempre più coordinati nei loro attacchi.