TUNISIA. Ansar al Sharia invita a manifestare a Sidi Bouzid, 3 anni dopo la Rivoluzione

di Ismahan Hassen

ansar al-shariaIn occasione ormai del terzo anniversario della rivoluzione tunisina del 17 Dicembre – 14 Gennaio, Ansar al Sharia, in una dichiarazione rilasciata sabato su Twitter, ha invitato studenti, dirigenti, intellettuali tunisini e tutti i cittadini a manifestare nella capitale oggi, 17 dicembre.
L’organizzazione religiosa tunisina, dichiarata ufficialmente fuorilegge dal governo, ha annunciato che si riunirà domani alla kasbah, nel centro di Tunisi, per celebrare il terzo anniversario di auto-immolazione di Mohamed Bouazizi.
Dopo essersi astenuta da apparizioni pubbliche da quando è stata dichiarata “organizzazione terrorista”, nell’Agosto scorso, Ansar al Sharia ha così fatto la sua ricomparsa sulla scena pubblica rivendicando la resistenza come forma di opposizione necessaria di fronte all’oppressione interna ed esterna, ormai dilagante (a loro dire) nel Paese.
Le dichiarazioni hanno cercato di ritrarre il governo come l’organo che ha preso di mira il gruppo religioso all’interno di una lotta civile ormai dichiarata.
“Il conflitto non è un conflitto di un gruppo o un’organizzazione, ma un conflitto di un intero popolo”, si legge dalla dichiarazione.
In questo senso, il comunicato dell’organizzazione incoraggia a partecipare alla manifestazione, invitando tutti coloro che prendono parte a questo evento a rispettare gli ordini del comitato organizzatore.
La risposta del governo alle dichiarazioni dell’organizzazione religiosa non si sono fatte attendere, il ministero dell’Interno ha vietato infatti tutte le riunioni delle organizzazioni messe al bando nel Paese, alludendo proprio al movimento di Ansar al Sharia.
In un comunicato pubblicato sulla sua pagina Facebook, il Ministero dell’Interno ha dichiarato che gli eventi pubblici e organizzati dallo governo per commemorare lo scoppio della rivoluzione si tengono oggi tra ore 11:00 e le ore 18:00, sottolineando il divieto manifestare senza autorizzazione preventiva e aggiungendo che qualsiasi violazione dei regolamenti esporrà i suoi autori alla perseguibilità penale.
Senza fare alcuna menzione,il dipartimento ha inoltre ricordato che le organizzazioni bandite non hanno il diritto di partecipare agli eventi in programma o di agitare le loro bandiere (in riferimento Ansar al Sharia e alla loro famosa bandiera nera).
Il ministero dell’Interno ha anche dichiarato che adotterà le misure di sicurezza necessarie per garantire il regolare svolgimento delle manifestazioni, invitando gli enti organizzatori e i partiti ad assumersi le proprie responsabilità nell’applicazione e il rispetto della pianificazione stabilita anticipatamente.