di Ghazy Eddaly –
Le autorità tunisine hanno arrestato nei giorni scorsi il portavoce del gruppo radicale Ansar al-Sharia in Tunisia, Seifeddine Rais.
A darne notizia è stato il portavoce del ministero dell’Interno, Mohamed Ali Laroui, il quale ha reso noto che l’uomo, accusato di avere contatti con le reti che portano i giovani tunisini a combattere in Siria nella jihad e di aver diffuso notizie false atte a turbare l’ordine pubblico, è ancora in carcere, ma che probabilmente verrà rilasciato in quanto il processo a suo carico è stato sospeso dopo un incontro di coordinamento con le Unità anti-terrorismo e per la Sicurezza nazionale e il pubblico ministero.
Al momento altri salafiti sono in carcere per le stesse accuse, fra le quali quattro ragazze (tre poi liberate, di cui una minorenne), per aver pubblicato su Facebook frasi inneggianti alla jihad.
Nella foto: Seifeddine Rais
