TUNISIA. Rientrano beni di Ben Ali, 29mln da conto libanese della moglie

Adnkronos/Aki – 

Le autorità tunisine hanno incassato oggi la prima somma di quello che considerano denaro sottratto illegalmente al popolo dall’ex presidente Zine el-Abidine Ben Ali e dalla sua famiglia. Come riferisce l’agenzia ufficiale ‘Tap’ il presidente Moncef Marzouki ha ricevuto dalle mani dell’incaricato Onu, Ali bin Fetais al-Marri, un assegno da 28,8 milioni di dollari, prelevato da un conto corrente in Libano intestato a Leila Trabelsi, moglie di Ben Ali. Al-Marri, procuratore generale del Qatar, e’ stato nominato lo scorso settembre dalle Nazioni Unite responsabile del recupero dei beni appartenenti agli ex dittatori del Medio Oriente e del Nordafrica spazzati via dalla Primavera Araba del 2011. Nel mirino di al-Marri, quindi, anche i beni di Ben Ali e di sua moglie – nota per la sua passione per il lusso più sfrenato – fuggiti in Arabia Saudita il 14 gennaio 2001 dopo 23 anni al potere. Secondo i media tunisini, la somma non e’ che una minima percentuale dei beni di cui la famiglia Ben Ali e il suo entourage si sono impossessati, sottraendoli alle casse pubbliche. Il governo di Tunisi, che si confronta con una grave crisi economica e un tasso di disoccupazione alle stelle, e’ messo sotto pressione dall’opinione pubblica, che chiede il recupero completo del patrimonio di Ben Ali, ma si confronta con difficoltà spesso insormontabili di natura giuridica e politica, oltre che con la mancanza di una mappatura certa dei beni dell’ex dittatore. Nella morsa della crisi, il governo ha chiesto al Fondo monetario internazionale un prestito da 1,78 miliardi di dollari.