Turchia. Ancora arresti fra i gulenisti

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Non si ferma la campagna di arresti di gulenisti in Turchia, dopo che anche stamane sono scattate le manette ai polsi di 360 persone, 333 militari di cui la maggior parte ancora in servizio e 27 imam della rete che si rifà al ricco imam Fetullah Gulen, questi autoesiliatosi da anni a Philadelphia.
Le accuse sono quelle generiche di essere parte di un’organizzazione terroristica ed eversiva: la musica è la stessa degli altri 65mila tra funzionari pubblici, insegnanti, giornalisti, militari, magistrati e persino diplomatici licenziati o finiti dietro le sbarre con l’accusa di appartenere alla Feto, la rete di Gulen.
Per il presidente turco Recep Tayyp Erdogan vi sarebbe stato Gulen dietro al fallito golpe, vero o presunto che sia stato, del 15 luglio 2016.