di Notizie Geopolitiche –
Si era presentata come “la televisione che consentirà ai bambini curdi di guardare i Puffi e SpongeBob nella loro lingua”, oggi invece Zarok Tv è stata oscurata insieme ad altre 22 emittenti che trasmettevano programmi diretti al pubblico curdo in Turchia.
Il sistema satellitare Türksat, controllato dal governo di Ankara, ha infatti bloccato le trasmissioni di questi 23 media perché, come dichiara lo stesso presidente turco Recep Tayyip Erdogan, minaccerebbero la sicurezza nazionale, con incitamenti alla rivolta ed a compiere attività con fini sovversivi.
Molte di queste emittenti, sempre stando alle affermazioni del leader turco, sarebbero vicine a Fethullah Gülen, l’intellettuale suo strenuo oppositore che, dal suo esilio negli Stati Uniti, sarebbe stato uno dei registi del tentato golpe del 15 luglio 2016 che, dopo il suo fallimento, ha fornito ad Erdogan il pretesto per dare il via ad una campagna di epurazione in tutti i settori della vita pubblica ai danni di quei militari, professori, magistrati, giornalisti, politici e quasi un centinaio di media di ogni genere che dissentivano dall’Erdogan-pensiero.
Secondo il Hdp (Halkların Demokratik Partisi), il Partito Democratico dei Popoli, rappresentante della minoranza curda nel paese, sta continuando quella pulizia etnica che da anni ormai il governo turco sta perpetrando contro questo popolo, con arresti ingiustificati di politici, giornalisti ed ideologi e con stragi indiscriminate nei territori dove i curdi costituiscono la maggioranza della popolazione, spingendosi fino al sostegno dei terroristi dello Stato Islamico, in lotta contro i combattenti Peshmerga in Siria ed Iraq.
Con la creazione di uno stato semiautonomo curdo nel nord dell’Iraq, la paura di Erdogan è infatti che questa minoranza, dislocata soprattutto nella Turchia orientale, possa rafforzarsi, portando ad una secessione di quei territori da Ankara, fatto che ha spinto il governo a rafforzare le proprie attività repressive.
Oscurare la Tv dei bambini permette a questi di crescere solo con i cartoni animati in lingua turca e, l’attacco ai Puffi in stile Gargamella, altro non è che parte del progetto di pulizia etnica contro il popolo curdo.
